L’ISOLAMENTO DELLA RUSSIA
BUONGIORNO FOREX DEL 1.03.2022
Continuano le tensioni nell’est europa, il tentativo di un ulteriore tavolo diplomatico non ha portato novità rilevanti al momento, il conflitto prosegue e con lui le sanzioni alla Russia che si trova sempre più sola contro il mondo.
In primis l’esclusione dai circuiti SWIFT delle banche russe, poi il panico e la corsa ai bancomat, da li la caduta del rublo ha costretto la banca centrale russa ad alzare i tassi di interesse che sono schizzati a rialzo, ma questo sembra non aver fermato l’emorragia, pertanto la Russia prosegue le sue misure di contenimento impedendo i pagamenti in valuta pesante all’estero e rafforzando pertanto i controlli sui capitali.
La situazione che sembra sfuggire di mano, non piace alle aziende che hanno sedi in territorio russo, e molte di queste stanno decidendo di liquidare e abbandonare il territorio, anche aziende come Shell hanno lasciato iniziative nel settore del gas russo. Oggi leggiamo anche di iniziative da parte dei social network come facebook instagram e tik tok di limitare i canali russi per impedirne la propaganda.
I toni si fanno sempre più accesi, e questa volta anche la Svizzera, storicamente paese neutrale, appoggia le sanzioni europee lasciando sempre piu sola la Russia.
Stanotte poi abbiamo avuto l’appuntamento con la RBA che ancora una volta ha lasciato invariati i tassi di interesse allo 0.10%, non trovando ancora nell’attuale livello di inflazione, giustificazioni per una politica economica maggiormente aggressiva. Troppe le incertezze a dire del governatore Lowe, sia dal fronte Ucraino che in ovvia conseguenza dal comparto energetico, dove i prezzi sono saliti ma in modo artificiale, a causa degli attuali eventi geo politici. I salari faticano ad adeguarsi ai prezzi e questo rassicura la banca centrale di un ‘inflazione che potrebbe sgonfiarsi rapidamente e giustificare quindi la scelta attendista della RBA.
Nel frattempo cala ancora il dollaro americano, che perde terreno contro le altre majors, al momento in cui scriviamo il dollar index batte il prezzo di 96.70 prossimo oramai alla chiusura del gap visto in apertura di lunedi mattino sui mercati mondiali.
Risalgono quindi le majors, con eurusd il più lento tra tutti ancora alle prese con il gap di lunedi e alle soglie dei massimi di ieri a 1.1220, con un sentiment retail ancora al 65% long, che non riesce a trovare la forza per rompere 1.1250 e dare quindi segni chiari di ripartenze.
Meglio il cable, che pur mantenendo un sentiment retail ancora al 68% long, ha gia chiuso il gap ribassista di venerdi portandosi a 1.3430-40 area adesso al test dei massimi di ieri.
Non ostante il nulla di fatto della RBA il dollaro australiano sembra partito per un buon movimento rialzista con i retail impostati contrarian short al 75% ha gia chiuso abbondantemente il gap di lunedi mattino e ha rotto i massimi di ieri a 0.7265 testato i precedenti massimi a 0.7280 e sembra orai diretto a nuovi massimi di periodo.
Rompe a ribasso anche usdcad, che dopo il test dei supporti di 1.2660 si trova ora a fare i conti con l’area supportiva di lungo periodo, con i retail impostati al 79% long, in cerca come di consueto del mean reverting che per ora sembra negarsi.
Interessanti infine a nostro parere i cross euraud e eurnzd, dove l’eccesso nel posizionamento retail e nelle performance di periodo sembra via via acuirsi e dare quindi spazio alla ricerca di un mean reverting che possa garantire un miglior R:R, ma rimaniamo cauti, la forza delle oceaniche è palese, mentre l’euro resta ancora pesante, potrebbe volerci del tempo per assistere a riallineamenti tra questi asset.
Vedremo i market mover di giornata e le news dal fronte ucraino come sposteranno gli equilibri di questa giornata.
Buona giornata e buon trading
Salvatore Bilotta
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