DAX e MIB - Analisi Evoluta del 21/09 - Dopo la FED: come fare trading
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Quali conseguenze potrà avere una riduzione del bilancio da parte della Fed (QT) sull'economia reale? #Inflazione #tassi #disoccupazione #pil #creditcrunch #recessione #stagfalzione #Fed
Considerando le prime trimestrali 2023 delle #banche italiane, alcune da record, oltre al #rally borsistico del settore, la domanda sorge spontanea: quale anno sarà per gli intermediari? La #Borsa, che generalmente anticipa l’economia reale, indica un #Ftse Italia Banche che sale da luglio 2022 (coincidente con la modifica di remunerazione dei #depositi da parte della #Bce e l’inizio del rialzo dei #tassi) da 7.000 punti agli attuali 11.586 punti (top 12.320 punti a febbraio e crisi #SVB praticamente riassorbita). L’#inflazione, in #Italia, è iniziata a salire al 2021 toccando i top nell’ autunno 2022.
Datemi una banca centrale e solleverò la finanza, o affosserò l’economia reale? #Tassi #Inflazione #QE #QT #Fed #Ecb
1) La salita (inflazione) è stata ripida quanto la discesa da cui è partito tutto (subprime)
2) Anche il bilancio delle banche centrali si sgonfierà nei medesimi tempi e modi ma, soprattutto, quando?
3) Non sempre Fed e Bce hanno seguito la stessa strada (zona gialla), distorsioni della globalizzazione?
Prospettive economiche e d'investimento per il 2023: l'outlook di Giotto Cellino Sim
Condividiamo l'analisi redatta da Silvio Olivero, Responsabile Ricerca e Analisi
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Wall Street & Piazza Affari in ribasso minimi prima dell'aumento tassi USA 2022?
Wall Street & Piazza Affari in rosso alla vigilia della Fed per la decisione Tassi settembre 2022.
Giornata negativa per Wall Street alle prese con l'allarme lanciato dalla casa automobilistica Ford che risente delle pressioni economiche negative in corso ed in arrivo a causa del crescere dell'inflazione.
Per Ford il settore auto oltre allo stop Covid teme una costo d'inflazione per circa $ 4 miliardi.
I costi per Ford e altri titoli USA dipenderà molto dall'ulteriore stretta di politica monetaria della Federal Reserve prevista già domani mercoledì 21 settembre 2022 che riporterà i tassi di interesse americani a livelli pre-crisi finanziaria del 2008.
Mercoledì la Federal Reserve effettuerà un aumento di 0.75 punti base dei Fed Funds terzo aumento consecutivo di tre quarti di punto che porterà gli oneri finanziari tra il 3% ed il 3,25% sino ad ora il più veloce aumento dei tassi dal 2008 ad oggi.
In realtà il dot plot della FED mostra proiezioni dei tassi di interesse che probabilmente raggiungerenno il 4% già entro dicembre 2022.
Il FTSE MIB a Piazza Affari chiude in rosso a -1,65%, deciso ribasso accompagnato dai "sell off" dell’obbligazionario con i rendimenti dei titoli di Stato italiano sopra il 4.20%.
Risparmio gestito in rosso a Milano!
Banca Generali subisce una pesante chiusura a -5,88% a seguito dell’accordo tombale siglato con l’Agenzia delle Entrate che incasserà circa 46 milioni di euro per chiudere la vertenza sul transfer pricing.
Giù anche i bancari tra cui Finecobank -4,01%, Unicredit -2,50% e Banca Intesa che chiude a -3.88%.
Wall Street Supporti & Resistenze
Nasdaq Supporti 11750 / 11450 - Resistenze 12350 / 12500
S&P500 Supporti 3870 / 3850 - Resistenze 3950 / 4000
Dow Jones Supporti 30800 / 30000 - Resistenze 31250 / 31500
Il Nasdaq rimane negativo sotto la barriera di resistenza dei 12250 punti indice ma è vero anche che il supporto di 11750 tendenzialmente servirà a trattenere la discesa forse...anche domani post FED.
Mario Draghi premiato "Statista dell'Anno" a New York
Queste la parole dell'ex segretario di Stato americano Henry Kissinger, oggi 99enne :
«Ho sempre avuto fiducia in Mario Draghi e nella sua straordinaria capacità di analisi intellettuale». Così l’ex segretario di Stato americano Henry Kissinger, oggi 99enne, ha voluto complimentarsi con il premier italiano uscente «ha sempre dimostrato capacità, coraggio e visione, analizzando le questioni che gli si ponevano con il giusto approccio».
«Sono davvero commosso per tutto quello che è stato detto questa sera – ha detto Draghi dal palco – In particolare, le parole del dottor Kissinger. Mi commuove il fatto che abbia voluto essere qui. La sua presenza è un immenso regalo per me».
Powell: rialzo tassi? L'inflazione scenderà, su Wall Street!
Il Presidente della FED Powell non esiterà ad aumentare i tassi fino a quando l'inflazione non scenderà!
A Wall Street piace l'aggressività della FED, approva la strategia e mette il turbo al rialzo.
Nasdaq +2.50%, Dow Jones +1.20%, S&P500 +1.85%.
Il Presidente della Federal Reserve Bank Jerome Powell sfodera la sua determinazione nel contrastare l'inflazione, è determinato ad aumentare in maniera sostenuta gli aumenti dei tassi di interesse fino a quando l'inflazione non scenderà! Powell: "Se ciò comporta il superamento dei livelli di neutralità ampiamente conosciuti, non esiteremo a farlo" così il banchiere centrale al Wall Street Journal in live streaming.
Ad inizio maggio la FED ha mostrato le unghie aumentando i tassi di 0.50 punti, secondo aumento del 2022 reso necessario a causa dell'inflazione ai massimi degli ultimi 40 anni. Si attendono quindi altri aumenti di uguale portata, 0.50 punti base sarà un comune denominatore?
Nell'intervista Powell ha più volte ripetuto il suo impegno nel voler raggiungere l'obiettivo del 2% per l'inflazione, "non è facile, potrebbe determinare un aumento della disoccupazione il cui livello è il più basso pari solo agli anni '60".
Aggiornamento livelli ciclici di supporto e resistenza per Wall Street che sono :
Dow Jones supporto 31140 punti indice – resistenza 33150\34000 punti indice
Nasdaq supporto 11680 punti indice – resistenza 12600\13580 punti indice
S&P500 supporto 3850 punti indice – resistenza 4130\4300 punti indice
Aggiornamento dei livelli ciclici di supporto e resistenza per i futures Europei tra cui:
FTSE MIB supporto 22420 punti indice – resistenza 24700 punti indice
DAX supporto 13450 punti indice – resistenza 14650 punti indice
DJ Euro Stoxx supporto 3475 punti indice – resistenza 3800 punti indice
Non perdere la video intervista con l’analisi dei titoli di Piazza Affari & Wall Street a cura di SANTE PELLEGRINO intervistato da Giulia Brambilla di FinanzaNowTV
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PROSSIMO EVENTO 30 Maggio 2022
Pattern trading per i titoli azionari italiani
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Wall Street attesa la FED ed il rialzo tassi, 04 maggio 2022.
Wall Street è in trepidante attesa dell'annuncio dei tassi base.
Powell e la Fed riusciranno ad imporre un recupero positivo grazie all'aumento di 0.50 punti base?
Questa la grande incognita per Wall Street, intanto è negativo il dato sull'occupazione non agricola e gli indici di Wall Street hanno virato al ribasso per ritestare i minimi di brevissimo.
Fortunatamente tutti gli indici hanno recuperato terreno positivo ma è presto per dire l'ultima, aspettiamo che la FED "ri-alzi" i tassi…
Wall Street
Piazza Affari sotto tono perde tutto il guadagno della giornata di ieri, preoccupa ancora lo Spread ed il recupero dei tassi decennali è a discapito delle obbligazioni quotate, serve davvero un aiuto delle banche centrali!
LEGGI L'INTERVISTA A SANTE PELLRGINO DI DAVIDE PANTALEO PER TREND_ONLINE.COM
Ftse Mib può risalire: fin dove? ENI, Saipem e Tenaris buy?
Il Ftse Mib si è riportato sopra quota 24.000 punti dopo il rapido crollo accusato in avvio di settimana. Quali le attese nel breve?
Per il Ftse Mib è stato importante il test del supporto di area 23.300, raggiunta nell'intraday lunedì scorso.
Questo supporto sembra avere forza e quindi l'indice può agganciarsi eventualmente alla resistenza dei 24.300 punti.
Da lì in poi il Ftse Mib potrà trovare spazio di recupero fino all'ostacolo dei 24.700 punti prima e di area 25.000 in seguito, con ultima resistenza a 25.300 punti.
CONTINUA A LEGGERE CLICCA SUL LINK
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Relatore: Sante Pellegrino
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MENTRE SI COMPRANO DOLLARI AMERICANI ATTENZIONE ALL’EQUITY!
ANALISI COT REPORT del 24.04.2022
Ancora per la rubrica dedicata all’analisi del posizionamento dei large speculators sui futures partiamo come di consueto dal comparto valutario che riteniamo sempre ottimo termometro del sentiment più ampio degli operatori sui mercati mondiali.
Questa settimana I portafogli dei big players si svuotano di euro e di sterline, per dare nuovo spazio al dollaro americano in vista del prossimo appuntamento con la FED dove oramai tutti aspettiamo il fatidico rialzo del costo del denaro di 50Bp e indicazioni più chiari sui tempi e le modalità del QT, mentre la politica attendista della BCE sembra al momento non premiare al moneta unica , che potrebbe trovare speranze di acquisti dal Q3 in poi, sempre se le prospettive di rialzi tassi non vengano nuovamente deluse, ma procediamo con il consueto ordine:
Calano di ben 7759 contratti le posizioni nette long sull’Euro, che sembra non trovare motivazioni macroeconomiche valide per sostenere acquisti duraturi da parte dei big players. I livelli di inflazione oramai sui record storici, ben oltre il 7% per l’eurozona A/A , mostrano un’Euro che perde terreno contro tutte le altre majors e la decisione di attendete il Q3 per valutare la possibilità dei primi rialzi tassi non aiuta gli operatori che vogliono tentare la strada degli acquisti. La curva forward dei contratti euro, mostrano un sano effetto contango , con una scadenza giugno 2023 con prezzi a 1.1094 segno che le prospettive di più lungo periodo valutano come concreta la possibilità di politiche più aggressive e si stima pertanto un rialzo del tasso di cambio. Monitoriamo quindi la valuta unica che seppur attualmente ai minimi del 2022 potrebbe fornire occasioni future di acquisto a prezzi vantaggiosi, ma non prima del Q3-Q4 2022 , fino ad allora cautela è obbligo.
Prosegue invece la sfiducia per la sterlina, che segna ancora una settimana con performance negativa portando il futures giugno 2022 a 1.2825 minimo per questo anno con i large speculators che allungano il posizionamento netto corto con -58914 contratti superando di fatto l’esposizione netta corta massima vista nel 2021. L’analisi delle scadenze più lontane mostrano una curva forward piatta con la scadenza del giugno ‘23 a 1.2896. Al momento il forte deterioramento della congiuntura macroeconomica, e la sfiducia dei consumatori, unita all’alta inflazione e alle politiche della BOE già molto hawkish, sembrano portare i big players alla convinzione che una marcia indietro della BOE non è poi cosi impossibile. Difficile crede al momento in posizionamenti long, che non possano essere solo di brevissimo periodo, e che puntino esclusivamente a recuperi tecnici da parte del mercato.
Ancora sui minimi i posizionamenti dei big players per i futures sullo yen giapponese, che troviamo ancora a -107187 contratti, non lontano dai 111827 della scorsa settimana, con uno yen che al momento non vede altro che un leggero respiro nelle performance dettate solo nell’ultima giornata di contrattazione della scorsa settimana e pertanto non ancora inglobata nella rilevazione in esame. Posizionamenti long yen, potrebbero vedere una via d’uscita solo in caso di forti risk off, magari dettati da una FED molto hawkish nel prossimo appuntamento di maggio che potrebbe a quel punto intimorire gli institori in equity e vedere un calo delle borse e ricoperture di yen. Anche in questo caso la curva forward dei contratti yen, vede un buon effetto contango, con le scadenze più lunghe con prezzi in crescita, il che darebbe conferma di un attuale sottovalutazione del futures yen. Anche in questo caso il timing e l’orizzonte temporale dei nostri investimenti sono la chiave per la profittabilità.
Si tornano a comprare dollari canadese, che sembrano sostenuti da una BOC hawkish che ha saputo dare tempo e ritmo adeguati al suo cambio di politica economica , passando gradualmente da una view dovish attraverso un equilibrato tapering a politiche hawkish e rialzi tassi sostenuti da una congiuntura macro robusta anche grazie ai prezzi delle materie prime, grande polmone dell’economia canadese.
La forza del dollaro canadese, poco si esprime contro il biglietto verde, che gode del favore degli investitori, schiacciando pertanto le quotazioni , che potrebbero vedere risvolti interessanti solo dopo l’appuntamento con la FED grazie ad una dinamica tipicamente espressa dal Buy on rumors and sell on News, che vedrebbe respiri del biglietto verde a favore di un tonico dollaro canadese.
Stabili i contratti long sul dollaro usa, con i large speculators esposti con 32580 contratti netti lunghi, sui medesimi valori dalla metà del 2021 , sarà ovviamente l’appuntamento di inizio maggio con la FED a decretare le sorti di più lungo respiro del biglietto verde, che ha fino ad oggi già goduto delle aspettative di politiche hawkish prossimamente implementate, portando il dolalr index a performance del + 7% da inizio 2022 e di oltre il 13% dai minimi del 2021 di 89.50 agli attuali 101.50.
I massimi degli ultimi 4 anni si collocano tra 103 e 104, aree raggiungibilissime se la FED dovesse mantenere le aspettative di 5 o 6 rialzi tassi.
Interessanti le dinamiche legate al comparto equity, dove i big players questa settimana riducono notevolmente la loro esposizione nette long sul nasdaq con -4840 contratti portanto la loro posizione netta a soli 8149 contratti netti lunghi. Molto piu stabile il sentiment long sull’S&P con 68429 contratti netti lunghi da parte dei big players
Per il nasdaq dobbiamo notare che il posizionamento dei big players seppur netto lungo , non ha mai raggiunto i picchi di massimo precedente visto nel 2021, segno che le spinte rialziste al momento non godono della medesima convinzione che ha guidato i big players nel 2021. L’indice tecnologico americano mette a segno la terza settimana consecutiva di ribassi, portandosi a 13350pnt, orai prossimo ai minimi di 13100-13000pnt. L’eventuale rottura a ribasso di queste aree potrebbe dare un chiaro segnale di vendita, che sarebbe conferma di possibili inversioni di più ampio respiro nell’intero comparto equity.
Concludiamo la nostra rubrica con uno sguardo al comparto energy, sui due principali futures , di maggiore attenzione in questo particolare periodo storico, ovvero Crude oil e Ngas.
Stabili le posizioni dei big players sul petrolio da 3 settimane oramai, segno che le dinamiche legate al conflitto in Ucraina e le conseguenti sanzioni alla Russia e i nuovi equilibri sulle forniture di greggio mondiale, hanno trovato un nuovo equilibrio, con i prezzi che si stanno comprimendo in un ‘intorno dei 100$. In
Buon Week End e buon trading
Salvatore Bilotta
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