CROLLA L’EURO
Buongiorno cari amici traders, apriamo oggi la giornata di contrattazioni sui mercati finanziari, con poche novità per il fronte equity, che continua a rimanere compresso tra i massimi e minimi della trascorsa settimana, senza trovare spunti sufficienti per andare ad attaccare nuovamente i massimi storici, eccezion fatta per il dax, che sembra al momento l’indice più tonico.
Il Gold, continua i suoi tentativi di rompere a rialzo l’area di 1870$ senza però riuscire a trovare nuova benzina , dopo il rally che lo ha portato in queste aree dai minimi di 1750$ senza effettuare storni, forse una fase di rintracciamento o quantomeno di consolidamento ci sembra quantomeno necessaria.
Il WTI, dopo un tentativo di affondo verso le aree di 79$ al barile, ha ritrovato in serata nuova energia, che lo ha riportato sopra gli 80$ per tornare ad oscillare su quelli che oramai sembrano prezzi di equilibrio per il petrolio.
Sana volatilità nel comparto forex, con l’euro che continua inesorabile la sua discesa, come già richiamato in queste pagine, la profonda differenza nelle politiche monetarie e nelle congiunture macroeconomiche ddi Europa e Stati Uniti, non potevano non riversarsi sui mercati, facendo crollare l’eurusd, che ha rotto a ribasso anche i livelli di 1.14 e ¼ approdando a 1.13 e ¾ .
Il ribasso dell’euro è stato generalizzato contro tutte le altre majors, pertanto la debolezza strutturale della moneta unica non ci fa escludere possibili ulteriori allunghi ribassisti del cambio originale, verso le aree di 1.1250, ma dovremo vedere i dati sull’inflazione attesi domani, che porteranno probabilmente nuovo interesse sul mercato.
I colleghi retail, ovviamente non potevano non insistere negli acquisti di questa debolezza, portandosi di fatto long all’83% sul paniere euro, e all’85% sul cambio originale eurusd.
Continua anche la forza di dollaro americano, spingento i retail , come di consueto, a comprare la debolezza, e vendere la forza, e a portarsi al 73% short sul paniere dollaro.
Stabili gli altri asset valutari, con solo il dollar canada ancora a seguire la forza del biglietto verse, e a portare i retail ad un 73% di posizioni corte, incrementando il precedente 62% visto ieri.
Aspettiamo i dati di oggi pomeriggio in america, per capire le evoluzioni della domanda aggregata e i possibili nuovi scenari che potranno aprirsi.
Buona giornata e buon trading
Salvatore Bilotta
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