RIPARTE IL DOLLARO AMERICANO
IL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 19.08.2022
Non si ferma la forza del dollarousa, che trova nuovo vigore sulle parole di Bullard, componente del board della FED che ieri in una intervista al WSJ ha dichiarato di veder necessari ancora rialzi tassi per il dollaro, e non esclude la necessità un rialzo da 75BP nella prossima riunione di settembre.
Non si placano dunque i venti hawkish che soffiano all’interno del board FED , e l’attesa per le parole di Powell a Jackson Hole sale sempre di più.
Come più volte richiamato nelle nostre analisi, ricordiamo ancora una volta, che un solo dato in calo per l’inflazione usa, non fa “tendenza”, e la Fed non si limita ad una singola rilevazione per decretare la fine del processo di aumento dei prezzi, special modo se si considera il contesto mondiale. Nei giorni scorsi abbiamo letto il’IPC per Regno Unito ed Eurozona, mostrando l’Europa ferma al +8.9%, ed il Regno Unito con una doppia cifra al +10.1%. segnando un record degli utlimi 40 anni.
L’inflazione globale continua a crescere, e le azioni intraprese dalle banche centrali sembrano ancora non sufficienti a raffreddare le economie dei vari blocchi economici mondiali.
La domanda aggregata resta forte, e il mercato del lavoro molto tirato, con tassi di disoccupazione ancora ai minimi. Il mondo del lavoro fortissimo nei paesi oceanici, dove oscilla non oltre il 3.4%, con la RBNZ che ha portato recentemente i tassi al 3%, cosi come in USA, dove ieri sono stati pubblicati i dati sulle richieste di disoccupazione, ancora in calo per questa settimana. Decisamente le economie non sembrano risentire ancora delle politiche monetarie, e diventa complesso credere in un rallentamento dei prezzi.
-FOREX
Il mondo valutario continua a vedere forza di dollari americani, con il dollar index che ha rotto le resistenze di 107.50 e punta ai massimi di 108.70 prima e 109.40 poi, trascinando con se un sentiment contrarian dei retail che si porta al 78% short, segno di una controparte ancora affamata di dollari usa.
Deboli tutte le altre majors, con eurusd che torna ad aggredire i minimi portandosi a 1.0085, con tutte le intenzioni per ritestare i minimi di periodo. Anche in questo caso il sentiment retail punta alla caccia ai minimi , sbilanciando il sentiment all’81% long.
Forte il dollaro contro tutto, special modo contro il debolissimo yen, portando usdjpy nuovamente all’attacco dei massimi di periodo a 13.50 e puntando a 139.40. Ancora i retail cercano posizionamenti contrarian short, mantenendo un sentiment del 73% short, che al momento non premia la tenacia dei traders retail.
-EQUITY
Tornano i dubbi sul mercato azionario, che respira dopo il forte rally rialzista degli ultimi giorni, con S&P che abbandona le aree di massimo di 4328pnt, per dirigersi a 4181pnt, primo vero supporto. In caso di break out di detto supporto si aprirebbero nuovi scenari ribassisti, ed il bull market potrebbe ripartire.
Anche per il mondo tech lo scenario resta simile, con i livelli di supporto chiave posti a 13415pnt, che aprirebbero la strada ad allunghi ribassisti fino 13100pnt prima e 12950 poi.
-COMMODITIES
Anche tonico il Ngas, che resta nelle aree di massimi a 9.00$, dopo un breve tst dei massimi a 9.66$ sembra ora voler ripiegare andando a colpire i minimi della sessione precedente a 8.90$. crediamo ancora che i prezzi attuali si scostino troppo da un fari value per questo asset , che a nostro parere resta intorno ai 6.50$. l’effetto backwardation sui futures, mette in chiara luce questo aspetto di sovrastima dell’asset, che vede i prezzi delle scadenze future, molto più vicine al valore reale.
Ancora pesante il wti, che prosegue il suo trend sotto la mm21 periodi, trovando per ora un valido supporto sulle aree di 85.30$. solo il break out di detto livello aprirebbe la strada a ribassi di maggiore portata fino ai 77$ potenziali. Tuttavia se i supporti dovessero reggere ancora, si potrebbe aprireuna fase di congestione dei prezzi e di forte laveralità, massima attenzione quindi su questo asset.
Gold e metalli preziosi ancora in calo, sotto la pressione del dollaro americano, andando ai breakout dei minimi attuali a 1760$, si punta oramai a 1722$. Le aree di massima concentrazione volumetrica indicano potenziali approdi a 1744$, il che porterebbe ad una battuta di arresto del trend discendente oramai chiaro per un asset che trova difficoltà nel fronteggiare forza di dollai e rendimenti obbligazionari ancora molto tonici.
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA