POWELL DEVE ESSERE FALCO
IL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 08.03.2023
POWELL DEVE ESSERE FALCO
-CONTESTO
Finita l’era in cui i presidenti delle banche centrali facevano dichiarazioni solo negli appuntamenti ufficiali ed i mercati rimanevano con il fiato sospeso fino alla data prevista per poi stupirsi di decisioni diverse dalle aspettative, ora siamo in una nuova era ed i banchieri centrali non amano i mercati nervosi pertanto si preferisce far sapere con ampio anticipo quale sarà la prossima mossa, quale la strada che si vuole percorrere e non ultimo esempio la Lagarde che nella scorsa riunione ha già anticipato che rialzeranno di 50Bp al prossimo meeting di Marzo!
Cosi anche Powell non da meno alla nuova tradizione, ieri ha dovuto rivestire il ruolo da falco che era obbligato ad indossare dichiarando apertamente la sua linea hawkish.
Una FED che non ha molte alternative al momento, con l’inflazione che rimane resiliente e non trova spazi per ulteriori discese, ricordiamo che l’indice dei prezzi al consumo resta oltre il 6%, con il dato core in aumento su base mensile e il PCE , l’indice dei prezzi per le spese personali , che aumenta su base mensile e annuale, mostrando chiaramente che l’economia non è ancora pronta per un calo concreto dell’inflazione.
Fermo restando il mandato della FED di riportare l’inflazione ai valori di un intorno del 2%, la FED ha ben poco da valutare, dovrà ancora alzare i tassi e mantenerli alti per lungo tempo. Le scommesse al CME sulle prossime riunioni , iniziano a vedere come possibilità anche un rialzo tassi da 50Bp al prossimo 22 marzo, segnale che si riflette nelle quotazioni di mercato con pesanti vendite.
La volatilità sale inesorabile, e con i prossimo dati sul mercato del lavoro USA ne possiamo vedere delle belle, special modo se il dato dovesse mostrare una disoccupazione in aumento, non si escludono capovolgimenti delle quotazioni.
-FOREX
Il mercato riparte a comprare dollaro Usa, la prospettiva di tassi ben oltre il 5.50% apre gli appetiti degli investitori per interessanti carry trades da un lato e alla voglia di protezione dall’altro. Ovvio ora vedere un dollaro Usa che ritrova funzione rifugio contro un’inflazione ancora alta, asset equity messi sotto pressione e mondo obbligazionario che non respira.
Il biglietto verde pertanto schiaccia ancora tutte le majors che si riportano sui minimi di periodo , sbilanciando cosi il sentiment retail in chiari eccessi contro il dollaro.
Eurusd vede il mondo retail al 90% long, sulle quotazioni di 1.0540 , in perfetta correlazione dollaro centrica anche gbpusd che vede un 83% di retail long ai prezzi di 1.1820 , non da meno le oceaniche con australia debolissima che perde quasi il 2% ieri e vede i retail al 92% long, come nzdusd all85% long.
Di contro tutte le majors con il dollaro al numeratore brillano di ovvia conseguenza, con usdjpy che quota 137.90 e trascina il 74% dei retail short , iper esposizione contrarian anche per usdcad che vede un 94% dei retail short e quotazioni che non sembrano volersi fermare a 13770 , in vista anche dell’appuntamento con la BOC di oggi attesa ad un nulla di fatto sui tassi di interesse.
Il quadro è ovviamente molto sbilanciato sul biglietto verde e potenziali storni non li escludiamo in vista dei dati ADP di oggi pomeriggio , ma il trend di fondo rimarra questo in attesa delle conferme del 22 marzo da parte della FED.
-EQUITY
Crollo del comparto azionario , la paura torna a fare da sovrano sui listini , dove gli operatori sembravano già scontare potenziale dati sulla disoccupazione in aumento, ma si sono visti costretti a liquidare rapidamente le posizioni .
L’sp 500 dai 4000 pnt crolla a 3980 e sembra ora poter guardare con simpatia ai supporti di 3950 , non da meno il nasdaq che passa dai 12418 a 12144 attuali ricoprendo il 50% della salita vista la scorsa settimana.
Questa volta anche gli europei con il DAX seguono la scia di paura e vedono storni importanti che portano le quotazioni da15660 a 15550 riposizionando le quotazioni all’interno del trading range che contiene i prezzi da febbraio 2023.
-COMMODITIES
I metalli che stavano godendo delle notizie di ripartenza della Cina, di un dollaro debole , si sono ora trovati a svolgere il loro ruolo di copertura. Come già richiamato nelle nostre precedenti analisi la forte correlazione diretta del gold con il mondo equity delineava la voglia di coprire il rischio assunto sul comparto azionario , ed una volta che gli operatori hanno dovuto liquidare azionario, le vendite si sono riversate anche sul metallo giallo per compensare perdite. Siamo ora a 18010 , ancora una volta al test dei supporti già precedentemente testati. Resta viva la correlazione diretta con l’azionario, pertanto seguiamo gli sviluppi di questa interessantissima settimana di contrattazione.
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA