IN ATTESA DEGLI EARNINGS Q3
IL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 17.10.2022
Parte una settimana cruciale per la pubblicazione degli earing americani, con i dati relativi al Q3 di alcune delle maggiori aziende USA, a partire da Bank of America Corp, oggi lunedi, e proseguire con Goldman Sachs, Johnson & Johnson e Netflix martedi, finendo mercoledi con Nasdaq Inc IBM e Tesla Inc.
Dati che potrebbero pesare grandemente sulle dinamiche dei listini mondiali, che restano per ora in una fase di chiara attesa sui minimi di questo 2022, nella speranza che la politica monetaria delle banche mondiali, non porti alla distruzione della domanda aggregata e consenta alle aziende di generare ancora utili.
Al momento la congiuntura macroeconomica Usa non sembra dare grandi preoccupazioni, e i consumi interni restano forti, il che dovrebbe favorire earning positivi ancora per il Q3, ma la vera domanda è sulla prospettiva futura, come sempre i mercati lavorano sulle aspettative e non sappiamo fino a quando i rialzi tassi della FED ed il drenaggio di liquidità possano non arrecare danno alle aziende mondiali.
Ricordiamo in oltre che la forza smisurata del biglietto verde non aiuta le aziende americane che generano utili in buona parte anche dalle esportazioni. Molti paesi già lamentano l’eccessiva forza del biglietto verde che genera una poderosa inflazione importata, special modo per il comparto alimentare, con paesi che toccano il 30% di “inflazione alimentare” cioè il rincaro dei prezzi del comparto food estrapolati dai dati generali.
Uno scenario tutt’altro che facile da interpretare e al momento i mercati restano cauti in un up and down poco chiaro che sembra voler attendere le parole della FED.
Analisi retail
Il mercato valutario trova due market mover principali, da un lato il dollaro americano, che detta ancora un chiaro dollaro centrismo tra i vari asset class, e un focus specifico sulla sterlina che vive ora una fase di incertezza legata all’insediarsi del nuovo cancelliere Hunt.
Il piano fiscale redatto da J.Hunt , in linea con la BOE, dovrebbe essere presentato entro il 31 ottobre, diradando cosi le nubi di incertezza che al momento si trovano sul futuro dell’economia UK.
Il dollaro vede ancora i retail impostati al 64% short, il che sbilancia il sentiment sulle majors ancora a una volta contro dollaro, che sebbene stia ponendo le basi di interessanti respiri, resta in prossimità dei massimi.
Eurusd non trova direzionalità ed il mondo retail si ferma al 54% long, cosi come gbpusd dove i retail sono al 51% long evidenziando il no trend in atto .
Piu interessanti le dinamiche sullo yen che prosegue la sua discesa in assenza di interventi chiari da parte della BOJ, cosi da trascinare i retail ancora ad un 71% long sul basket yen e al 78% short su usdjpy, che pur rimanendo su interessantissimi massimi ed eccessi percentuali, sembra faticare a trovare spazio per degli storni interessanti.
A rialzo ancora il franco svizzero, che trova sostegno nelle politiche della banca centrale che ha portato i tassi di interesse in territorio positivo e sembra ben intenzionata aa nuovi rialzi per contrastare l’inflazione, il che sta generando interesse contrarian nei retail che si portano al 63% short sul basket e al 66% short su usdchf.
Infine il mondo oceanico che attende i dati sull’inflazione in Nuova Zelanda questa sera, e che trova a nostro parere interessanti eccessi contro il dollaro usa.
I basket Australia vede i retail long all’80% e new Zealand al 71%, cosi da riflettersi in pieno sulle majors che si trovano al 70% long su audusd e al 71% long su nzdusd.
Sebbene il quadro resti profondamente incerto, resta a nostro avviso nzdusd uno degli asset da preferire in caso di posizionamento contro dollaro usa, avendo maggiori potenzialità di recupero dai minimi attuali, non lontani dai minimi del 2020.
Attendiamo dunque i dati sulle trimestrali Usa in questo avvio di settimana certo non priva di aspettative
buona giornata e buon trading
Salvatore Bilotta Trader