L’INIZIO DELLA FINE?
BUONGIORNO FOREX DEL 29.04.2022
Vacillano le certezze di un’economia americana robusta, i dati pubblicati ieri sul Pil del Q1 2022 sono usciti ben al di sotto delle aspettative, con un -1.4% rispetto ad un già misero +1.1% atteso, se consideriamo il Q4 2021 uscito a 6.9% allora l’effetto di un possibile rallentamento si rende più evidente.
Ieri è stata anche giornata di trimestrali in USA per le grandi aziende del tech come Amazon ed Apple, e il dato che davvero dovrebbe farci riflettere, come sempre per chi opera sui mercati finanziari, sono le prospettive future. Si perché pur considerando ottimi i dati del Q1 rilasciati da Apple ad esempio, le prospettive per i prossimi trimestri sono tutte viste in notevole rallentamento, tanto da portare i titoli del big tech americano a pesanti ribassi dopo le chiusure.
Come ben sappiamo i mercati finanziari lavorano sulle prospettive, e non sui dati certi che si conoscono già, e al momento le prospettive future, al netto delle rassicurazioni dei banchieri centrali, non sembrano poi cosi incoraggianti da convincere gli investitori.
Alla luce di quanto detto, non possiamo non guardare alle performance di questo aprile 2022 che sta per concludersi, e notare le pesantissime performance degli indici azionari, con un Nasdaq che è partito da 14920pnt e ha toccato i suoi minimi a 12800pnt, per poi trovare in questi ultimi giorni di contrattazione un doveroso respiro che non si spinge per ora oltre i 13500pnt.
A trovarne giovamento per ora sembra solamente il dollaro americano, che da ottima valuta rifugio, che gode al momento anche delle aspettative di rialzi tassi , prevista per la prossima riunione del 4 maggio, ha sovraperformato contro tutte le altre majors, portando dollar index fino ai massimi visti in periodi di esplosione pandemica di 103.80, per poi iniziare a ripiegare solo da ieri sera.
Dopo aver toccato i massimi di 103.80 il dollaro inizia una doverosa fase di respiro, che trascina con se il riposizionamento dei traders retail, che dall’86% short di ieri, sono passati all’82% di oggi con forti ingressi long, segno che la voglia tardiva di entrare in un trend oramai maturo inizia a farsi sentire e che gli storni sono dietro l’angolo.
Il riequilibrio del sentiment retail si rispecchia su tutte le majors grazie al carattere fortemente dollaro centrico del mercato, con eurusd che vede i retail passare dall’87% long di eiri all’attuale 83%, con riposizionamenti corti, già ai primi storni visti dai minimi di ieri di 1.0475 all’attuale attacco dei massimi di 1.0550, che se rotto potrebbe dare il via ad allunghi interessanti atti comunque a dar solo respiro al mercato, ma che potrebbero protrarsi fino alle aree di 1.08 dove troviamo la mm21 periodi daily.
Medesimo scenario per il cable che vede il sentiment retail passare dal 91% long di ieri all’86% di oggi, anche in questo caso con forte riposizionamento short sui primi storni dai minimi di 1.2410, ma solo il breakout dei massimi di 1.2570 potrebbe dare il via a veri e propri allunghi rialzisti.
Leggero recupero anche per lo yen giapponese, che dopo il fortissimo rally ribassista visto in questo mese di aprile, sembra voler dare spazi a prese di profitto, portando usdjpy dai massimi di 131.25 agli attuali 130.30, ma ancora ben lontano dai minimi visti ieri di 128.40, che restano il vero baluardo da espugnare per parlare di ritracciamenti, seppur il sentiment retail inizi a mostrare segni di cedimento nel posizionamento short visto ieri al 79% e oggi al 77%, segno che qualcosa potrebbe cambiare.
Attese per oggi da calendario macro economico le stime del Pil tedesco del primo trimestre 2022 , per poi passare alle ore 11.00 ai dati sull’inflazione in eurozona, ancora attesi in leggero aumento al +7.5% A/A , dati che ci accompagneranno al termine di questa settimana, preludio all’appuntamento con la FED del 4 MAggio
Buona giornata e buon trading
Salvatore Bilotta