Tu chiamale se vuoi...
Qui ci si occupa di sentiment, giusto?
Perché in borsa si scommette e lo si fa sulla base di emozioni.
Se doveste scommettere tra due Stati o unioni di Stati a caso, il Regno Unito e l’Unione Europea, voi su chi lo fareste?
Su un paese che annuncia 170 miliardi di euro di stanziamenti, blocco delle bollette ad un massimo di 2900 euro l’anno per due anni e blocco per sei mesi del prezzo dell’energia per imprese, oppure su di un’Unione di paesi che punta a ricavare 140 miliardi di euro dalla tassazione sugli extraprofitti, ha preparato un piano di tagli obbligatori (“così le forniture dureranno di più”) ed invita a seguire l’esempio di chi per disperazione inizia a lavorare alle 4 del mattino?
170 miliardi per 67 milioni di abitanti da una parte, 140 (ipotetici) per 450 dall’altra.
Fate un po’ voi, cari amici.
Un’Unione che rifiuta l’inaffidabile gas russo in favore dell’affidabilissimo Azerbaijan, che vanta il 141° posto nel Democracy Index. E il Nagorno-Karabakh? E l’Armenia? Lasciamo perdere, la guerra è solo in Ucraina, 86° posto. Invasa dalla Russia, al 124°.
Ma attenzione, l’Unione accetta anche il gas ed il petrolio del paese al 1° posto del Democracy Index, la Norvegia.
Ebbene la Norvegia, che per i suoi consumi interni si affida in gran parte all’idroelettrico, potrebbe ricavare quest’anno 100 miliardi di euro dalla vendita di combustibili fossili. Vendita alla Ue. Il triplo del 2021.
Qualcuno in Norvegia ha brillantemente pensato di pagare la transizione green vendendo tutto il gas e il petrolio possibile.
E ha anche trovato il compratore: noi!
Così loro vanno in giro ad ammirare i fiordi a bordo di comodi Suv elettrici, facendo la figura degli ecologisti.
Noi gli paghiamo il Suv.
Dei ricavi, qualcosa mandano in Ucraina, ma pochino.
È il modello scandinavo, bellezza.
Un modello di rigore, determinazione e sacrificio, che non prevede eccezioni. Mai.
Infatti, la bella finlandese Sanna Marin ha avvertito l’Europa che “la capacità operativa della Ue non si ottiene aumentando il bilancio comune o allentando le regole del gioco economico”.
Giustamente, dobbiamo ricostruire l’Ucraina, pagare il gas azero, la transizione norvegese e contenere i prezzi dell’energia senza violare il Patto di Stabilità. Piuttosto, tagliamo i consumi e andiamo a lavorare alle 4 del mattino.
Un modello che anche per il futuro prossimo di Italia e Ue, lascia presagire poco di buono.
Le recenti elezioni svedesi hanno infatti hanno visto una pericolosa non-vittoria che ha dato vita ad un parlamento bloccato, 48,9% alla coalizione di csx e 49,6% a quella di cdx. Questo potrebbe portare ad una maggioranza che esclude il partito di estrema sinistra e quello di estrema destra. Fuori rivoluzionari e conservatori, dentro socialisti, verdi, liberali, centristi, popolari e moderati. Come oggi in Italia ed in Europa da un decennio.
Maggioranze che hanno portato alla situazione attuale.
Maggioranza che, almeno per chi scrive, sarà anche quella che sosterrà il prossimo governo italiano.
Infine, per qualcuno, per sistemare le cose e rendere più appetibile la scommessa, bisognerebbe potenziare questa Ue, magari rimuovendo il vincolo delle decisioni all’unanimità.
Così chi ha combinato questo disastro avrà strada libera verso nuovi progetti!