GENNAIO AD ALTA VOLATILITà
BUONGIORNO FOREX DEL 31.01.2022
Si apre una nuova settimana, che ci accompagnerà alla fine del mese di gennaio , un mese tutt’altro che facile per noi trader, dettato da indubbia volatilità su tutti i comparti finanziari e la settimana che ci attende non sarà da meno visto cosa ci riserva il calendario macroeconomico già a partire da ieri domenica con i dati relativi ai PMI cinesi, che si sono mostrati tutti in netto calo alla soglia dei 50, valore al di sotto del quale si parla di contrazione del ciclo economico.
L’indice manifatturiero pmi rilevato da Caixin , che va a prendere in esame medie e grandi aziende è risultato essere di 49.1, da 50.9 di dicembre al di sotto della soglia di contrazione /espansione economica: la locomotiva cinese rallenta!
Nella giornata odierna avremo il Pil in eurozona atteso a 4.7% e dato da non sottovalutare, IPC in Germania atteso a 4.3%, ma il primo vero appuntamento sarà martedì 1 febbraio con la RBA, che sarà chiamata a decidere in merito ai tassi di interesse, che con buone probabilità rimarranno ancora fermi, ma sarà importante capire quali le prospettive future dettate dalla banca centrale australiana.
La settimana vede ancora appuntamenti con le banche centrali giovedì con Bank of England e BCE, indiscussi focus da seguire con molta attenzione.
Questo lunedì si apre all’insegna dei ritracciamenti, con un dollaro che respira dopo la forte performance fatta la scorsa settimana, quest’oggi il dollar index respira di un 0.11% a 97.11, dando fiato a tutte le majors, ma lasciando ancora un sentiment sbilanciato per i trader retail contro la direzionalità chiara del biglietto verde, con un 81% dei retail short sul basket dollari, in leggero recupero rispetto all’84% di venerdì.
Le majors mantengono un sentiment contro dollari, con eurusd che vede i retail long all’84% rispetto all’89% di venerdi, in leggero recupero dai minimi visti in chiusura di settimana a 1.1160, ancora quindi alle prese con un ritest dei precedenti minimi di 1.1185
Usdjpy vede ancora retail all’86% short con un incremento dell’1% rispetto a venerdi, complice anche lo jen giapponese che sulla rinnovata forza del comparto equity, perde qualche punto percentuale, portando usdjpy alle porte di 115.50 pronto ad aggredire 115.75.
Gbpusd vede ancora un 73% di retail long, ma in netta diminuzione rispetto all78% di venerdi, con un movimento di storno che lo porta dai minimi di 1.3375 al test delle primissime resistenze di 1.3425.
Sbilanciatissime ancora le oceaniche con un dollaro australiano che vede i retail al 78% long in linea con il 79% di venerdi, grazie al rimbalzo dai minimi di 0.6970 agli attuali 0.7034 con le primissime resistenze a 0.7050 e 0.71 poi.
Anche nzdusd vede i retail ancora long al 87% dopo aver visto i minimi di 0.6530, sembra ora stornare il movimento ribassista che lo vede performare oltre il -4% su base mensile, che ricordiamo essere una performance importante per il comparto valutario.
Al momento nzdusd è al test delle prime aree di resistenza di 0.6590-0.66 figura, oltre le quali si potrebbero assistere a degli storni fino anche a 0.6660, fermo restando un più ampio movimento di ribasso del dollaro americano.
Buona giornata e buon trading
Salvatore Bilotta
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