Il punto con il CME
I prezzi dei titoli azionari statunitensi hanno registrato un'impennata e hanno continuato a salire per tutta la giornata, con guadagni compresi tra l'1,5% e il 2,5% per tutti e quattro i principali indici. Non sorprende che la volatilità implicita in tutti e quattro i principali indici sia scesa con il rally odierno e tutti e quattro sono ora scambiati al di sotto del livello medio di chiusura a 6 mesi. I tassi dei Treasury statunitensi hanno continuato a salire lungo tutta la curva dei rendimenti e, secondo i prodotti Micro Yield del CME, l'inversione tra il 2 anni e il 10 anni è di circa 6,5 punti base.

Le materie prime del CME Group hanno invertito le recenti tendenze, salendo in generale oggi. I prezzi del mercato dei cereali sono aumentati come segue:
- Futures sul mais: +2%
- Futures sul grano: +4.1%
- Futures sulla soia: +3.2%
- I prezzi dei futures sul greggio WTI hanno invertito i recenti ribassi, salendo oggi del 4,2%.

Oggi è in arrivo il rapporto sull'occupazione di giugno, che fornirà l'ultima visione sullo stato di salute dell'economia e del mercato del lavoro statunitense. Anche il mercato delle opzioni non ha perso di vista la volatilità implicita delle opzioni che scadono domani, rispetto a quelle che scadono più tardi. Secondo l'Event Volatility Calculator del CME, il mercato delle opzioni sta valutando un movimento di circa 150 punti nel prezzo dei futures E-mini Nasdaq-100 attribuibile alla pubblicazione del numero di posti di lavoro. Il grafico QuikStrike qui sotto della struttura a termine della volatilità dell'E-mini Nasdaq-100 ne fornisce una bella illustrazione.