L’EURO RESPIRA
Finalmente, possiamo dirlo, abbiamo vissuto una seduta all’insegna del recupero dell’Euro e una giornata di parziale discesa del biglietto verde, alimentata probabilmente da qualche chiusura di posizione long dollari, ma anche dalle aspettative di un primo rialzo del costo del denaro da parte della Bce giovedì prossimo, magari condito con un nuovo pacchetto di sostegni alle economie del vecchio continente, e con il possibile inserimento dello scudo antispread, per aiutare i paesi periferici. Ciò probabilmente potrebbe dare un po’ di fiato ad un mercato esclusivamente compratore di dollari senza soluzione di continuità. Si tratta però per ora di qualcosa di temporaneo, che potrebbe esaurirsi già giovedì, in concomitanza con la riunione della Bce, o anche prima comunque della decisione. In ogni caso un Euro che recupera terreno andando a chiudere la seduta europea a ridosso di 1.0200 trascinando con sé il Cable e provando a spingere il UsdJpy sotto quota 138.00. Nella notte siamo tornati indietro, ma almeno un primo segnale di tenuta lo abbiamo visto. Le oceaniche recuperano così come è sceso UsdCad, in un mercato quasi perfettamente dollaro centrico. Anche i listini sono stati coinvolti in questa prima giornata di risk on generalizzato, in cui oltre alle borse,e ad un petrolio che resta sotto quota 100 (Wti cash), anche i cambi fanno la loro parte, vendendo divisa americana, che schiacciava pesantemente tutte le valute concorrenti. Sl fronte dati pochissime novità, in un periodo comunque che ci sta regalando altissima volatilità infragiornaliera. La nostra sensazione, ad oggi è che la correzione attuale, che tecnicamente ci stava, potrebbe fermaris alle prime resistenze chiave che pssano a 1.0315 45 per EurUsd, 1.2050 e poi 1.2150 sul Cable. Poi a seguire 136.80 per il UsdJpy e 0.6250 80 su NzdUsd. AudUsd che trova resistenze a 0.6970 80 area così come UsdCad potrebbe ripiegare a 1.2820. In attesa delle trimestrali che possono cambiare ancora gli scenari descritti, specialmente sui listini. Questa notte c’era attesa per le minute della Rba, nelle quali si legge che il Consiglio ha ribadito che l’enorme sostegno monetario non era più necessario a causa del recupero della congiuntura economica e delle significative pressioni inflazionistiche, che presumibilmente costringeranno la Rba ad alzare ancora il costo del denaro. Intanto sempre sul fronte dati, stamani alle 8 va segnalato quello sull’occupazione inglese, mentre alle 11.00 inflazione nel vecchio continente che potrebbe cambiare ulteriormente le cose. Infine dati sul mercato immobiliare Usa oggi pomeriggio. Strategicamente restiamo dell’idea che i dollari vadano ancora acquistati su ogni ribasso. Buona giornata e buon trading.
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