MACRON ANCORA PRESIDENDE CON UN EURO SOTTO PRESSIONE
BUONGIORNO FOREX DEL 25.04.2022
Il week end ci ha guidati al termine delle elezioni in Francia con la vittoria di Macron che ottiene cosi il secondo mandato consecutivo, evento raro nella storia presidenziale francese.
Seppur fugati dunque i timori di una presidenza Le Pen, mal vista dall’unione europea, l’eurusd continua inesorabile la sua caduta riaprendo la settimana di contrattazioni ancora ai minimi di 1.0760, sotto l’incessante pressione del dollaro americano, che potrebbe a questo punto sfociare in break out ribassisti alimentati dal forte sentiment long dei retail attualmente all’82% , il che potrebbe generare allunghi fino anche 1.0725 in primis e 1.0625 poi, area di vero minimo già registrata nel gennaio 2019.
La forza inesorabile del dollaro americano si fa sentire soprattutto contro la sterlina che continua la sua caduta , allungando gli oltre 200 pips persi gia lo scorso venerdi e portandosi a ridosso di 1.2775, non lontano dai minimi targhet di 1.2675, che sembrano essere ultimo baluardo di salvezza per il 93% dei traders retail che prosegue il suo posizionamento in mean reverting long.
Seguono le oceaniche , con audusd che si trova ora al test di 0.71600, area oltre la quale sembra possibile un approdo a 0.7090 prima e 0.70 figura poi, dove l’attuale 88% dei traders retail in posizione long potrebbe trovare un respiro del mercato atto a dare sollievo alle loro posizioni in sofferenza.
Prosegue , per ovvia conseguenza, la salita di usdcad, che ha rotto senza troppi indugi le resistenze di 1.2675 sulla scia di un rally rialzista partito dai minimi di 1.2460 e che ancora non vede respiri, trascinando il consueto sentiment contrarian short dei traders retail attualmente all’81% short. Anche in questo caso possibili allunghi fino le aree di 1.2778 prima e 1.2870 poi non sono da escludersi, al netto di respiri fisiologici del mercato.
La forza del biglietto verde resta pertanto indiscussa e fino all’inizio di maggio quando avremo il tanto atteso appuntamento con la FED non crediamo in possibili inversioni di rotta, ma una classica dinamica di buy on rumors and sell on news.
È dunque chiaro lo sbilanciamento di sentiment che vediamo sul dollaro americano dove l’85% dei retail è short a fronte di un 74% visto venerdì, sbilanciamento che si ripercuote su tutti i basket valutari eccezion fatta per lo yen ,dove rimane un forte 81% long a fronte dell’80% visto venerdi, il che lascia usdjpy in una stabilità dei prezzi che sta generando una fase di consolidamento sui massimi di periodo.
Se il dollaro prende ancora forza, il comparto equity, continua la sua discesa, con il dax alle prese con i minimi di aprile a 13900pnt, cosi come il nasdaq che non è lontano dai 13100pnt, area di minimo già da noi richiamata più volte nelle precedenti analisi, si percepisce dai mercati il crescente timore per l’intervento della FED…
Con la forza schiacciante del dollaro americano anche le commodities soffrono, il wti attualmente a 98.25$ prosegue la sua fase di lateralità nell’intorno dei 100$, in una fase di ribasso che potrebbe portarlo anche ai supporti di 92.70$ oltre i quali potremmo assistere ad ulteriori allunghi ribassisti importanti per il crude oil.
Resta pertanto focus assoluto la riunione della FED del 4 Maggio, che sta catalizzando l’attenzione di tutti gli operatori, e che potrà riservare non poche sorprese nelle dinamiche di price action sui mercati nelle prossime settimane.
Buona giornata e buon trading
Salvatore Bilotta