MERCATI CALMI VERSO LE CHIUSURE SETTIMANALI
Giungiamo dunque alla fine di una settimana non priva di emozioni, di market movers e di una discreta volatilità, che ha visto nella sua prima parte, venti di risk off, con le borse mondiali in leggera flessione, un dollaro americano in recupero, e un comparto obbligazionario che sembrava assopito, non ostante i dati sull’inflazione americana, pubblicati giovedi.
Resta di fatto il tema principale per i mercati mondiali, l’inflazione che sembra dilagare in tutte le principali economie del mondo, mette a dura prova le banche centrali, che sperano in una sua transitorietà, e soprattutto in una ripresa dei mercati del lavoro, che darebbe lo spazio necessario a manovre di politiche economiche più aggressive.
Apriamo questo venerdì con un comparto obbligazionario, che vede debolezza nei prezzi, e un recupero dei rendimenti, con il t-note americano che riconquista la soglia dell’1.50%, mentre il comparto equity, special modo quello americano, sembra non riuscire a trovare spunti direzionali, rimanendo nel range definito dai massimi e minimi visti giovedi. Solo il DAX40 sembra voler reggere i massimi di periodo in area 16115.
Il gold, che ha ampiamente beneficiato dei dati sull’inflazione americana, in aggiunta ad un comparto obbligazionario che sembra non essere in grado di proteggere gli investitori dalla galoppante svalutazione in atto, conquista le aree di 1850, al momento senza superare i massimi di 1870, oltre i quali potremmo rapidamente raggiungere i 1900$.
Il WTI prosegue la sua fase di consolidamento in area 80$ al barile, senza trovare al momento la forza necessaria a rompere le aree di massimo poste a 83$ in primis e 85$ poi.
Il comparto valutario vede una settimana tutta pro dollaro, che segna al momento un +1.09% medio nei confronti delle altre majors, seguito a debita distanza dallo yen, che al momento fa registrare un timido +0.24% medio. La forza del dollaro americano, sembra aver colpito in maggior modo le oceaniche che registrano una settimana in territorio negativo, dopo un brillante mese di ottobre, portando a casa un -0.54% medio per australia e un -0.53% medio per new zealand.
Eurusd, anch’esso schiacciato dalla forza rialzista del biglietto verde, cede quota 1.15. e giunge ai minimi per questo 2021, sulle aree di 1.1440, l’eventuale breakout di 1.1425 potrebbe aprire scenari ribassisti fino alle aree di 1.1250, ma vedremo gli sviluppi nel corso dei giorni.
Questo venerdi il posizionamento retail spinto sulla vendita di dollari americani, in ovvia conseguenza al movimento rialzista unidirezionale, portando di fatto l’82% dei retail in posizione short, rispetto al 75% visto ieri…. Stay tuned!
Seguiremo insieme gli sviluppi di queste chiusure settimanali
Buona giornata e buon trading
Salvatore Bilotta
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