Nato , focus di questi giorni
Nonostante la via diplomatica rimanga aperta e praticabile, la situazione in Ucraina è sempre più tesa e di difficile risoluzione: il presidente russo Vladimir Putin non sembra per ora intenzionato a ritirare le 100mila soldati ammassati ai confini con l’Ucraina, e allo stesso tempo la NATO ha escluso di soddisfare le richieste russe sul limitare la sua presenza nell’Europa orientale, giudicate per lo più «inaccettabili».
Uno dei segnali più importanti di questa accelerazione è arrivato dall’annuncio del governo statunitense di avere messo in “stato di allerta” 8.500 soldati, che potrebbero essere presto impiegati in Europa orientale per contrastare l’aggressività della Russia. La decisione è stata definita dal New York Times un «grande cambiamento» per l’amministrazione Biden, che finora aveva adottato una posizione assai cauta nella crisi ucraina per evitare di provocare il governo russo. L’obiettivo principale di questa mossa, ha detto il governo americano, è quello di rassicurare gli alleati, timorosi di quello che potrebbe fare la Russia.