L'Atlante europeo
Ecco qui, cari amici, lettori o follower che dir si voglia, splendidamente tratteggiato dal Guercino, il titano Atlante che sorregge stancamente il globo ed i suoi destini.
Gliel’ha imposto Zeus, come eterna pena.
Assomiglia tanto alla Ue.
Sembra essere condannata al medesimo destino, accollarsi le sorti e le dannazioni del mondo.
Nonostante l’Ue rappresenti il 10% delle totali emissioni di gas serra (lo ripeto, 10%), ha deciso immodificabilmente di non produrre più auto, a meno che non siano elettriche, a partire dal 2035.
Nonostante una dipendenza fortissima dal gas russo, ha deciso, pur di non rivolgere più la parola a Putin, di difendere l’Ucraina “fintantoché necessario”. A costo di una grave recessione, non vuole più saperne di gas e petrolio russi.
Altra decisione irreversibile.
Adesso, nella distrazione generale, spunta un “piano Marshall” tutto europeo per ricostruire l’Ucraina.
(https://europa.today.it/attualita/europa-piano-marshall-ucraina.html).
È pur vero, però, che Gandhi soleva ripetere: “Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo”.
Allora mi rivolgo a voi e chiedo: stiamo rivoluzionando il pianeta in nome di sostenibilità e democrazia o ci stiamo piuttosto autoinfliggendo la pena di Atlante?
Votate e commentate, anche polemicamente.