IL DOLLARO NEO ZELANDESE IN CRISI
Siamo alla vigilia di appuntamenti cardine per gli operatori, che dovranno affrontare domani la riunione della FED attesa per un rialzo tassi di 75bp , e giovedi appuntamento con la BOE che si trova a dover discutere sia del rialzo del costo del denaro, atteso ancora a +75bp, ma anche del piano di QT di un balance sheet che ha raggiunto gli 875B sterline di Gilt.
La crisi mondiale sembra alle porte e la fame di dollari americani continua a crescere mettendo sotto pressione tutti gli altri comparti finanziari, e ovviamente nel mondo forex tutte le altre majors, che si trovano schiacciate da un super dollaro.
A fare le spese di questa forza di biglietto verde sembra essere principalmente il dollaro neozelandese, che non trova nella banca centrale sostegni adeguati alla valuta, in scelte di politica monetaria deboli e non in grado di convincere i mercati di una rapida uscita dalla fase di iper inflazione.
come ben sappiamo oramai dalle nostre analisi quotidiane, la debolezza strutturale del dollaro neozelandese, sta attirando l'attenzione dei traders retail che si trovano ora al 93% long sull'intero basket, generando quindi intereaanti eccessi su diversi cross.
Primo asset da monitorare audnzd, che in pieno rally rialzista si porta a 1.1350 dop aver roto le resistenze a 1.1250-60 , senza lasciare scampo ai retail in posizione di mean reverting al 98% portando ad un balzo dal 83% di ieri, segno quindi che possibili ulteriori allunghi non sono da escludersi.
Non possiamo mancare all'appello il cambio contro dollaro nzdusd, che dopo il break out ribassista di 0.5930 trova nuova linfa nei traders retail che si portano al 80% long, in linea con le percentuali di ieri, segno ancora di grande interesse nella caccia ai minimi, e probabilità di prosecuzione del trend.
a far voce contro il debolissimo nzd è ovviamente il dollaro che esprime in questo 2022 tutta la sua forza.
resta eprtanto interessanta a nostro avviso le dinamiche che si stanno sviluppando su usdcad dove i retail sono all'87% short, a caccia dei massimi per posizioni di mean reverting che al momento tardano a vedere concreti set up. la possibilità di allunghi fino alle aree di 1.3340-50 sembra alta, e al netto di potenziali delusioni dalle parole di Powell il dollaro potrebbe proseguire la sua corsa rialzista fino alle aree sopra citate.
per finire tra i cross di maggiore interesse trviamo cadchf, che prosegue la sua corsa a ribasso, schiacciato dalla forza del franco svizzero, trovando finalmente un supporto valido nelle aree di 0.7240-30 area di potenziale ripartenza, che dovrà tuttavia essere confermata dalla nascita di nuove posizioni short nel mondo retail che al momento si ferma d un timido 3%.
atendiamo dunque gli sviluppi dei prossimi giorni.
buon trading
Salvatore Bilotta