Giorgia Meloni dovrebbe capire che il rapporto debito/pil, tra le varie e diverse cause, crebbe per i tassi reali troppo generosi negli anni ’80 (i famosi bot people con inflazione al 4,5% e tassi al 12% nel 1987, alto il rischio Italia) mentre le banche centrali, uccidendo il mercato interbancario, hanno salvato la baracca dal 2008 ma a caro prezzo: come far rientrare il rapporto e implementare politiche monetarie restrittive oggi? Lo stato deve trovare capitali sì, ma non per i btp, per investire invece nell’economia reale (vedi bonus 110 anche se gestito in maniera scandalosa, ma è stato un incentivo alla domanda interna, anche se a caro prezzo), con più infrastrutture e meno burocrazia (tempi e certezza della giustizia) arriverebbero poi gli investitori privati esteri che oggi hanno paura della disorganizzazione, dello stato parassitario e della malavita quindi non investono ma comprano e portano via. Da quando abbiamo rinunciato alla leva del cambio e dei tassi, l’unica arma spuntata è stata la monetizzazione del debito da parte della banca centrale, ma non siamo negli anni ’80 con rapporti bassi e possibilità di svalutare (con tutti i rischi e problemi collegati). La crescita passa per investimenti in capitale umano, tecnologia e capitale di rischio, basta debito!
Governo: la leva dei tassi reali anti patrimoniale
Quali sono le cause del continuo e costante aumento del rapporto debito/pil e come poter tornare indietro? Alcune cause sono imputabili alla classe dirigente e politica che non ha avuto lungimiranza su fenomeni quali la demografia, la tecnologia, la globalizzazione, la conversione all’euro…oppure ha
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