DAILY OUTLOOK del 05.09.2023
SUPER DOLLARO CON IL RICK OFF CHE VIENE DALLA CINA
-CONTESTO
Si riparte oggi all’insegna del Rick off, con i pessimi dati che arrivano dalla sessione asiatica in primis dalla RBA che lascia invariato il costo del denaro per poi passare ai tristi dati pmi cinesi che ancora deludono le aspettative.
La Reserve Bank Of Australia decide nella sua riunione di settembre di lasciare il costo del denaro fermo al 4.1% come era previsto, nello Statement che accompagna la decisione dei tassi recita una fiducia nel rientro dei prezzi verso le aree target del 2% entro il 2025, l’economia australiana è in chiaro rallentamento con l’immobiliare che ristagna e lascia la crescita nazionale al di sotto del trend. L’inflazione ancora elevata grava sui redditi reali e sulla spesa dei consumatori , si prevede inoltre un rallentamento del mercato del lavoro che potrebbe portare la disoccupazione ai livelli del 4.12%, il che potrebbe favorire un rientro dell’inflazione nei range target.
I pmi cinesi invece pur restando sopra i livelli di espansione di 50% sia per il composite che per i servizi, restano comunque al disotto delle aspettative, ponendo forti dubbi sull’efficacia delle azioni di stimolo intraprese dalla PBOC.
Il diffuso risk off che ne è nato porta nuovamente il dollaro americano in luce come asset rifugio , schiacciando non solo le altre majors nel comparto valutario, ma facendo da contraltare ad un mercato equity in forte ribasso.
-FOREX
Il comparto valutario è dominato dal dollaro USA che da asset rifugio raccoglie consensi tra gli operatori, si genera cosi una performance positiva per il dollar index del +0.42% , mentr le altre majors restano tutte in territorio negativo, partendo dai piu deboli dollari australiano con un -1.15% segue il neozelandese con un -1% e poi la sterlina con un -0.73% passando per il canadase con un -0.46% , non fa meglio lo yen giapponese che resta con un -0.32%
Inesorabile lo sbilanciamento del sentiment sul dollaro Usa che si porta al 80% short mente sale il lato long su Australia al 84% long e al 78% long sul dollaro neozelandese, ancora long sullo yen giapponese con un 73% long in segnale di debolezza ancora molto spinto.
Inesorabile quindi il ribasso di audusd che segna un -1.27% al momento a 0.6375 e sebbene bisognoso di storni tecnici , resta palesemente ribassista con i primi livelli di resistenza a 0.6408 e 1.6425
Ancora il dollaro neozelandese che ha un sentiment contrarian long al 88% trova le prime resistenze a 0.5880 e 0.59 figura, per finire a 0.5920 livelli degni di essere monitorati in caso di storni rialzisti dopo l’attuale -1.12%
-EQUITY
Non da meno il pesante tono ribassista delle borse mondiali, che trovano nel HS il driver ribassista con un -2%. I cali delle borse asiatiche influenzano il comparto europea con resta in territorio negativo dal -0.24% italiano al -0.55 svizzero.
Il pre market americano resta negativo con un nasdaq che perde un -0.41% a 15450 pnt dopo aver toccato 15430 pnt. I primi livelli di resistenza restano a 15483pnt e 15500 pnt, con il poc settimanale a 15560 pnt. Area di resistenza da monitorare in caso di respiro tecnico resta a nostro avviso 15500pnt.
-COMMODITIES
La pesantezza dell economia cinese tira a ribasso anche le commodities, sia per i metalli che per l’energy. I metalli trovano un gold a -0.42% a 1958$ ma fa peggio il silver con un -2.90% segno che il comparto industriale resta più pesante. Respira anche il wti dopo il forte rally rialzista degli ultimi giorni, ma gli 85$ restano i livelli supportivi principali da monitorare, mentre le resistenze non lontane si collocano a 86.15$
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
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