BRENT
Clima sempre teso in Ucraina. "Le sanzioni non risolveranno nulla per quanto riguarda la Russia. E' difficile immaginare che qualcuno a Washington conti che la Russia riveda il suo corso di politica estera sotto la minaccia di restrizioni" ha scritto l'ambasciatore russo negli Stati Uniti, Anatoly Antonov, sulla pagina Facebook dell'ambasciata russa. Lo riporta il Guardian. "Non c'è dubbio che le sanzioni imposte contro di noi danneggeranno i mercati finanziari ed energetici globali”, ha concluso.
Su un altro fronte, l'Iran si attende decisioni politiche dai rappresentanti occidentali ai colloqui in corso a Vienna per rilanciare l'accordo sul nucleare. Lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Saeed Khatibzadeh, come riporta l'agenzia Irna. "Riteniamo che gli occidentali non siano determinati a raggiungere un accordo", ha aggiunto.
Il quadro rimane quindi ancora bullish per il petrolio. Il BRENT oggi cede lo 0.14% a fine mattinata, in area 96.10 usd.
Le quotazioni sono scese appena al di sotto della media giornaliera e l’RSI è negativo fino ad H1.
La statistica dà all’82.35% le probabilità di una chiusura settimanale in verde. Il bilancio provvisorio è del +2.2%. Anche il mese, fin dall’inizio, era previsto in territorio positivo dal Market Statistics, con una percentuale del 70.83%. Con un +6.7% la previsione sarà difficilmente smentita.
Graficamente, il BRENT ha raggiunto il target 4 mensile del Target Geometry a 99.17, prima di stornare leggermente. Da questi livelli un pull-back dell’area d’ingresso long mensile, compresa fra 93.82 e 92.56 potrebbe essere monitorato in vista di una ripartenza.
In direzione opposta, al di sopra della resistenza a 99.17 usd, si prospetterebbe un ulteriore allungo verso il livello 5 a 101.53 usd.
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