Il punto con il CME
Proprio la settimana scorsa scrivevamo di come i mercati "si sentissero" come nei mesi estivi, tradizionalmente più tranquilli. La cosa non è durata a lungo: i prezzi delle azioni statunitensi sono scesi bruscamente e la volatilità implicita ("vol") nei mercati delle opzioni ha subito un'impennata oggi. In particolare,
I prezzi dei futures E-mini S&P 500 sono scesi del 2% e la volatilità è passata dal 17,75% a oltre il 21%.
I prezzi dei futures E-mini Nasdaq-100 sono scesi del 2,5% e il vol è salito dal 22,75% al 27,6%.
I rendimenti dei Treasury USA sono saliti un po' e la curva si è invertita un po' di più, con il future sul rendimento micro a 2 anni in aumento di circa 6,5 punti base, il micro a 10 anni in aumento di circa 4 punti base e il micro a 30 anni in aumento solo di circa 2 punti base. L'inversione "2s 10s" è a circa 32 punti base.
Infine, il future sull'euro FX è scambiato al di sotto della parità con il dollaro USA, a 0,9961, il che significa che comprare un euro FX costa un po' meno di un dollaro USA. Si tratta di livelli minimi da molti decenni per l'Euro FX. Il grafico QuikStrike qui sotto mostra il prezzo dei futures sull'Euro FX (linea arancione) e la volatilità implicita delle opzioni sull'Euro FX per le opzioni a 30 giorni dalla scadenza (linea blu). Siamo riusciti a risalire fino al 2007 e, come si può vedere, l'euro non è mai stato così basso rispetto al dollaro USA in quel periodo. Sebbene la volatilità non sia così alta come quella registrata, ad esempio, durante la crisi finanziaria del 2008-2009 o addirittura il picco che abbiamo visto durante l'inizio della pandemia COVID-19, si può notare che è scambiata a livelli storicamente elevati.
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