Il punto con il CME
I prezzi delle azioni statunitensi sono partiti in forte rialzo per iniziare la settimana, ma hanno ceduto parte dei guadagni per chiudere la giornata in modo irregolare. Il Dow Jones Industrials e il Russell 2000 hanno registrato piccoli guadagni, il Nasdaq è sceso di circa lo 0,5% e l'S&P 500 è rimasto pressoché stabile. Anche la volatilità implicita nelle opzioni sull'indice azionario del CME è rimasta invariata e continua ad essere vicina ai minimi di 4 mesi.

In altri mercati CME

I prezzi dei futures sul greggio WTI sono saliti leggermente dopo essere scesi sotto i 90 dollari al barile la scorsa settimana. La volatilità implicita di queste opzioni è anch'essa vicina ai minimi di 3 mesi.
Il gas naturale continua la sua tendenza alla volatilità: oggi è sceso di oltre il 5%, anche se sia il prezzo che la volatilità rimangono elevati rispetto alle norme storiche.
I rendimenti dei Treasury USA sono leggermente diminuiti. Il Micro 2 anni rende ora circa 46 punti base in più rispetto al Micro 10 anni Treasury future.
Proseguendo il movimento iniziato nel fine settimana nei mercati delle criptovalute in contanti, i prezzi dei futures del Bitcoin sono aumentati di circa il 4,4% rispetto alla chiusura di venerdì. Sebbene i prezzi dei futures del Bitcoin non si stiano riprendendo in linea retta, la linea arancione nel grafico di QuikStrike qui sotto illustra la tendenza al rialzo dai minimi sotto 19.000. La volatilità implicita nelle opzioni Bitcoin del CME rimane al di sotto della media a 3 mesi, come si può vedere dalla linea blu.
In prospettiva, questa settimana i mercati riceveranno le ultime notizie sull'inflazione statunitense, con la pubblicazione del CPI prevista per mercoledì e del PPI per giovedì.