Il punto con il CME
I mercati finanziari statunitensi continuano a soppesare gli utili societari, i dati sull'inflazione, le aspettative sui tassi d'interesse e lo stato di salute dell'economia americana. Attualmente, almeno, tutto ciò si è tradotto in un generale aumento dei prezzi delle azioni e in un calo dei rendimenti. I guadagni azionari sono stati guidati dal Nasdaq, che a sua volta è stato spinto al rialzo dalle azioni di Tesla, salite di quasi il 10% dopo la pubblicazione dei risultati del secondo trimestre. Non sorprende che, dato il rally del mercato azionario, la volatilità implicita nei mercati delle opzioni sia diminuita, con la volatilità del Nasdaq che si è attestata sui livelli visti l'ultima volta a metà aprile.

I rendimenti dei Treasury sono scesi in generale tra i 9 e i 16 punti base. Il rendimento a 2 anni è sceso di 15 punti base, mentre quello a 10 anni è sceso di circa 12 punti. Tuttavia, i rendimenti a 2 anni e a 10 anni sono ancora invertiti di poco meno di 20 punti base, secondo i futures Micro Treasury Yield del CME. La riunione del FOMC di luglio rimane solidamente in gioco, in quanto il mercato continua a valutare la possibilità di una mossa di 75 o 100 punti base. Come si può vedere dall'estratto dello strumento FedWatch del CME qui sotto, il mercato dei futures sui Fed Funds sta attualmente valutando circa il 73% di possibilità di un rialzo di 75 punti base e il 27% di un rialzo di 100 punti base. Come si può vedere, una settimana fa il mercato stimava una probabilità del 45% di un rialzo di 100 punti base.

Altri movimenti di prezzo degni di nota al CME oggi sono:

I mercati dei futures sui cereali, che hanno registrato un ampio ribasso.
I futures sul greggio WTI, in calo di circa il 3,5%.
La maggior parte delle principali valute è aumentata rispetto al dollaro USA nei mercati dei futures del CME, forse a causa del calo dei rendimenti del Tesoro.