PMI MANIFATTURIERO ISM DEGLI STATI UNITI E DOW JONES.
Il PMI manifatturiero ISM degli Stati Uniti di ottobre è sceso a 50,2 da 50,9 di settembre, indicando la crescita più lenta dell'attività industriale dalla contrazione di metà 2020. Tuttavia, i dati sono stati leggermente superiori alle previsioni del mercato di 50 (grafico 1).
Secondo i modelli macro globali, la fiducia delle imprese negli Stati Uniti dovrebbe attestarsi a 50,00 punti entro la fine di questo trimestre. Nel lungo termine, l'indice ISM Purchasing Managers (PMI) dovrebbe risalire attestandosi intorno a 53,00 punti nel 2023 e a 52,40 punti nel 2024 (grafico 2).
I nuovi ordini hanno subito una contrazione minore (49,2 contro 47,1, grafico 3) e l'occupazione è rimasta invariata (50 contro 48,7, grafico 4).
Secondo le aspettative degli analisti, l'occupazione manifatturiera ISM negli Stati Uniti dovrebbe attestarsi a 53,30 punti alla fine di questo trimestre (grafico 4 bis).
Le aziende continuano a gestire il numero di dipendenti attraverso il congelamento delle assunzioni e la riduzione del personale a livelli più bassi, con una domanda a medio e lungo termine ancora incerta.
Nel frattempo, le pressioni sui prezzi hanno continuato ad allentarsi per il settimo mese consecutivo e sono scese in territorio di contrazione (46,6 vs 51,7, grafico 5), il che dovrebbe incoraggiare gli acquirenti.
Tuttavia le aspettative degli analisti propendono per un rialzo del dato a 79,40 punti entro la fine di questo trimestre (v. chart 5 bis). Tutto dipenderà dalle intenzioni che Mr. Powell sta per esprimere in materia di politica economica.
Il Dow Jones, nonostante i dati macro piuttosto altalenanti del mese scorso, ha registrato il terzo migliore ottobre dal Dopoguerra, con una performance del +14% molto prossima ai risultati conseguiti in un’altra epoca inflazionistica difficile come quella attuale, gli anni Settanta: gennaio 1976 (+14.5%) e gennaio 1975 (+14%). Stridente la extraperformance nei confronti dello S&P500: oltre 5 punti percentuali.
Il grafico settimanale che pubblichiamo (chart 6) riflette plasticamente l'andamento dell'indice, che continua ad alternare massimi e minimi decrescenti nonostante l'upgrade senza sosta che ha avuto inizio il famoso 13 ottobre.
Il prezzo è andato a sbattere, per ora, contro il tetto del Supertrend lento (32885) molto prossimo anche alla ma50 (33100). Ai limiti del lato superiore del canale ribassista di medio periodo transita anche la ma100 (33360). Non ci pare l'opzione più verosimile che il prezzo riesca a sfondare in questa direzione toccando i suddetti target. Ma in ogni caso, pragmaticamente, monitoreremo con attenzione una eventuale chiusura di candela al di sopra dei 32885.
Il Macd peraltro incrocia ancora vistosamente al di sotto della linea dello zero (v. chart 7); pertanto tutta questa forza rialzista al momento va letta ancora soltanto come un rimbalzo tecnico.
In caso di ripiegamento del prezzo, l'area 32130-31500 si candida ad essere zona di intervento per gli shortisti.
All the best
dott. Massimo Moschella
Professional Trader & Teacher at Cpe Trader
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