L'OPEC+ va alla grande
I membri dell'accordo negli ultimi due mesi hanno espresso le loro preoccupazioni per la disconnessione tra il mercato fisico e quello cartaceo e che il gruppo avrebbe probabilmente bisogno di agire. Di recente abbiamo visto l'OPEC+ effettuare un taglio simbolico della carta di 100 Mbbls/g durante la riunione di settembre, che si è tradotto in un taglio effettivo ancora più piccolo dato che la maggior parte dei membri dell'OPEC+ sta producendo ben al di sotto dei livelli di produzione target, il taglio effettivo visto dal gruppo sarà inferiore al taglio della carta annunciato.
Questa azione dell'OPEC+ solleverà alcune critiche, date le prospettive macroeconomiche incerte, una crisi energetica in corso e l'incertezza su come si evolverà l'offerta petrolifera russa una volta entrato in vigore il divieto dell'UE sul petrolio russo e sui prodotti raffinati, insieme al prezzo massimo del G7. La mossa farà anche poco per aiutare a migliorare le relazioni tra Stati Uniti e Arabia Saudita.
Un grande vincitore di questi tagli alle forniture sarà sicuramente la Russia. Non hanno bisogno di tagliare la produzione, dato che stanno già producendo al di sotto dei livelli previsti, e inoltre beneficeranno dei prezzi più alti che probabilmente vedremo come risultato dei tagli.
Allo stato attuale comunque i prezzi concludono il mese di ottobre con una variazione piccola rispetto alle attese dello stesso Cartello dei Produttori petroliferi. Il grosso problema consiste nella diminuzione o “distruzione” della domanda. Ad esempio con la politica “zero-Covid”, la Cina ha perso un bel po' di terreno negli ultimi mesi e la domanda stessa di petrolio è diminuita secondo gli ultimi dati Reuters. Il mondo secondo il direttore esecutivo dell'AIE Fatih Birol, potrebbe attraversare una delle crisi energetiche peggiori della storia. Ora l’Europa grazie ai carichi di Gas Naturale Liquido e di un clima piuttosto mite, sembra aver trovato un’po' di calma alla grave crisi energetica alla quale si troverà di fronte nel momento in cui definitivamente verranno interrotti i flussi dalla Russia a causa delle sanzioni.