REGNO UNITO: RELEASE DI DATI IN CONTRAZIONE MA CON PROSPETTIVE IN MIGLIORAMENTO.
Rilascio di dati a tre stelle stamattina per il Regno Unito che incassa contrazioni importati nell'ambito di un panorama macroeconomico in fase di ridimensionamento ma con prospettive in lento e graduale miglioramento.
A ottobre il PMI manifatturiero è sceso infatti a 45,8 da 48,4 del mese precedente e ben al di sotto delle aspettative del mercato fissate a 48, secondo una stima preliminare (v. chart 1).
Si è trattato della lettura più bassa da maggio 2020, preceduta da un forte calo della produzione in presenza di persistenti strozzature dell'offerta e di una domanda in calo a causa del ridimensionamento dei bilanci delle famiglie, delle preoccupazioni per la recessione e dei ritardi negli investimenti delle imprese. (v. chart 1 bis).
Allo stesso tempo, i produttori britannici hanno registrato una riduzione netta dei posti di lavoro per la prima volta dal dicembre 2020.
Nel frattempo, la flessione economica ha ridotto la pressione al rialzo sui prezzi, ma la sterlina più debole e gli elevati costi energetici hanno limitato il calo. Infine, la fiducia delle imprese è scesa ai minimi di due anni e mezzo a causa dell'incertezza politica e delle preoccupazioni per il deterioramento delle prospettive di crescita.
Parimenti Il PMI dei servizi del Regno Unito è sceso a 47,5 punti dopo la stagnazione del mese precedente, ben al di sotto delle aspettative di 49 e segnando la prima contrazione dell'attività del settore dei servizi britannico dal febbraio del 2021 (v. chart 3).
Sul fronte dei prezzi, le imprese del settore dei servizi hanno registrato tassi elevati di inflazione dei costi dei fattori produttivi, a causa dell'aumento dei salari del personale e delle bollette energetiche, oltre che della pressione esercitata dalla sterlina più bassa.
Il PMI composito è sceso, sempre a ottobre, a 47,2 punti rispetto ai 49,1 di settembre, ben al di sotto delle aspettative di 48,1 e segnando il calo più forte degli ultimi 21 mesi (v. chart 5).
Tuttavia a infondere una parziale fiducia nel futuro è il lavoro degli istituti di ricerca sulle aspettative a breve e medio termine. Infatti, secondo i modelli macro globali:
- il PMI manifatturiero dovrebbe attestarsi a 49,00 punti alla fine di questo trimestre. A lungo termine, il dato dovrebbe lievitare intorno ai 52,90 punti nel 2023 e ai 53,40 punti nel 2024 (v. chart 2);
- il PMI dei servizi dovrebbe attestarsi a 52,00 punti entro la fine di questo trimestre, mentre, nel lungo termine, dovrebbe risalire intorno ai 53,60 punti nel 2023 e ai 54,30 punti nel 2024 (v. chart 4);
- il PMI composito del Regno Unito potrebbe riattraversare la linea dei 50 punti (50,50 per la precisione) entro la fine di questo trimestre. A lungo termine, potremmo rivedere i 53,40 punti nel 2023 e i 53,80 punti nel 2024 (v. chart 6).
Una occhiata al mercato azionario a questo punto appare d'obbligo.
Neanche nel 2022 il Ftse 100 è riuscito a vincere la resistenza storica di 7610 che ne contiene il definitivo upgrade dal 2017. Quest'anno ha provato pervicacemente per ben sei mesi di seguito ad avere la meglio sul predetto livello ma è stato tutto inutile. A giugno i rialzisti hanno mollato e l'indice inglese si è ritrovato a battere a settembre un minimo prima a 6830 e poi, nel corso del mese attuale, a circa 6700 con un calo complessivo di 12,50%. Tutto sommato “not bad” direbbero loro. Al momento il prezzo sta tentando di riportarsi al di sopra dei 7095 livello di Fibo (v. chart 7).
Anche il tf settimanale mette in evidenza l'importanza della predetta resistenza, coincidente peraltro con la ma100; siamo a lunedì e dunque è presto per esprimere un giudizio sulla eventuale forza che l'indice potrà esprimere nella settimana in corso. Vale però la pena osservare che l'area compresa tra 7095 e 7300 si mostra piuttosto ostica per i trader (v. chart 8).
A 7350 si colloca peraltro la ma200 giornaliera; sono circa 4,80 punti percentuali dalla quotazione odierna. In ottica conservativa e didattica, quella sposata da questa rubrica, suggerirei di attendere prima di valutare eventuale operatività long (v. chart 9).
All the best
dott. Massimo Moschella
Professional Trader & Teacher at Cpe Trader
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