S&P,pochi rischi politici sullo spread
Prospettive tutto sommato rosee anche per le banche, anche se il discorso in questo caso è a due facce: da un lato le stime legate al ciclo economico, che vedono le banche legate al carro della crescita e dell'aumento "piuttosto gestibile" degli Npl, niente a che vedere con quanto era successo negli anni passati (a fronte probabilmente di un nuovo alleggerimento dello stock pregresso, con operazioni di cessione di portafogli), dall'altro con un modello di business che stenta a trovare la strada della redditività. Tra tassi di interesse comunque bassi, i forti investimenti necessari per la digitalizzazione e il peso dei costi, la redditivà complessiva stenta a decollare. Da questo profilo si evidenzia la maggior forza, sotto il profilo della redditività, di quanto realizzato da Intesa, Mediobanca e a seguire Unicredit, mentre in generale gli istituti che hanno modelli di business "leggeri", per esempio in termini di sportelli (tipo Fineco, per intendersi), riescono a muoversi con maggiore flessibilità rispetto alle banche di medie e piccole dimensioni.