Nagel per il dopo-Weidmann a capo della Bundesbank
in passato, come ha ricordato la Frankfurter Allgemeine Zeitung, l'economista di formazione ha anche criticato gli acquisti straordinari di bond. Peraltro secondo fonti governative sarebbe stata proprio la sua lunga esperienza da banchiere centrale a favorirlo rispetto ad alcuni economisti "puri" che erano finiti nel totonomine come Marcel Fratzscher o Lars Feld.
Gli osservatori più cauti affermano che è ancora presto per dire se Nagel si comporterà da "falco" o da "colomba" per dirla con l'ornitologia delle banche centrali. Forse sarà una figura di equilibrio. Sicuramente Scholz ha dimostrato in questi ultimi quattro anni, da ministro delle Finanze, di aver imparato una lezione importante. Per la Germania il fatto di finire sempre in minoranza non è un segno di forza ma di debolezza, proprio perché è l'azionista di maggioranza della Bce. E dunque Scholz e Merkel hanno scelto già due anni fa la "colomba" Isabel Schnabel per il board di Francoforte, un'economista che aveva sempre difeso, anche quando faceva parte dei "cinque saggi" che consigliano il governo, le scelte di Mario Draghi alla Bce.