Manovra, un quarto di risorse alle riforme strutturali
Le misure per finanziare riforme strutturali rappresentano il 27 per cento delle misure espansive e sono limitate a interventi in ambito fiscale e di riordino degli ammortizzatori sociali. Sul fisco, la manovra finanzia il primo stadio della riforma fiscale con 6 miliardi nel 2022, che si aggiungono ai 2 miliardi già stanziati con la scorsa Legge di Bilancio.[8] Le risorse sono destinate alla riduzione della pressione fiscale attraverso la revisione delle aliquote Irpef e IRAP, ma il DDL non delinea i dettagli della revisione delle aliquote, che verranno quindi definiti successivamente. Si dispongono poi altri interventi di misura minore: l'abolizione dell'aggio di riscossione dell'Agenzia delle Entrate (cioè la remunerazione sull'attività di riscossione) e la riduzione dell'IVA sugli assorbenti dal 22 al 10 per cento. Per il riordino degli ammortizzatori sociali, l'obiettivo principale è di ampliare la platea dei beneficiari dei trattamenti di integrazione salariale. La Cassa di integrazione guadagni straordinaria (CIGS) viene estesa alle imprese di tutti i settori con più di 15 dipendenti (e non più limitata a specifici settori). Per le imprese più piccole e non coperte da altri trattamenti viene invece esteso il Fondo di integrazione salariale anche a quelle con un solo dipendente