Il punto con il CME

Gli indici azionari statunitensi hanno chiuso in modo contrastante, anche se i prezzi hanno faticato a trovare una direzione chiara per la maggior parte della giornata. La volatilità implicita dell'E-mini S&P 500 è rimasta pressoché stabile (così come il prezzo), mentre quella dell'E-mini Nasdaq-100 è aumentata leggermente. Venerdì mattina verrà pubblicato il rapporto sull'occupazione di novembre, che fornirà l'ultima lettura sullo stato di salute del mercato del lavoro statunitense. Il grafico QuikStrike qui sotto della curva di volatilità dell'E-mini S&P 500 riflette il potenziale di movimento del mercato di questo rapporto economico. Come si può vedere nella linea blu, la volatilità implicita nelle opzioni che scadono venerdì è scambiata a livelli elevati rispetto a quelle che scadono la prossima settimana. Si possono notare anche livelli elevati di volatilità nelle opzioni con scadenza intorno al 13 e 14 dicembre, forse a causa della prevista pubblicazione del dato CPI di novembre e dei risultati della riunione del FOMC di dicembre.

In altri mercati del CME Group, i futures sui rendimenti dei Treasury USA Micro a 2 e 5 anni sono rimasti pressoché stabili, mentre i rendimenti sono aumentati di circa 5 punti base nei tenori Micro a 10 e 30 anni. L'inversione tra i Micro 2 e 10 anni rimane al di sopra dei 70 punti base. A 155, il livello CVOL per l'indice CVOL aggregato dei Treasury, che incorpora la volatilità dei Treasury a 2, 5, 10 e 30 anni, è di poco superiore alla media di sei mesi, pari a 151.