#RiskOnRiskOff. Cosa ci ha comunicato il prezzo del rischio sul mercato dall’inizio dell’anno fino all’attacco dell’Ucraina? Già da dicembre il premio per il rischio equity globale aumentava rispetto al rischio dell’oro: si facevano strada la paura per l’inflazione e i tassi (impennata Nasdaq a 6,27%) oltre i timori per gli equilibri geopolitici in Europa. L’Eurostoxx che oggi è dietro il Nasdaq, ha scavalcato da inizio anno Italia, Giappone e Brasile. Il Brasile, che a inizio anno sembrava sull’orlo del baratro dei 100k dell’indice Bovespa, oggi ha un rischio prezzato dal mercato uguale a quello del DJ, mentre la Cina (Ftse50), ancora influenzata dall’incognita della valanga creata da Evergrande e frenata per il momento dalla banca centrale cinese, è la piazza azionaria meno volatile. Lunedì attenzione alla reazione delle banche europee a seguito del famigerato blocco SWIFT per la Russia, potrebbe essere una occasione di acquisto a sconto sulle banche che registreranno il minor drawdown