SI ASPETTANO NUOVI TRIGGER.
Comincia un’altra settimana sui mercati, e i temi dominanti sono sempre i medesimi, ovvero c’è attesa per la prossima decisione della Federal Reserve, ma al contempo si guarda ai dati americani, inglesi ed europei su inflazione, vendite al dettaglio, disoccupazione, e numeri sul mercato immobiliare. Di conseguenza, si osservano con estrema attenzione le previsioni sulle prossime decisioni sul costo del denaro anche da parte della Boe e della Bce. In questo momento, a comandare è il risk on e l’ottimismo legato agli ultimi dati statunitensi sull’inflazione che è uscita inferiore al consensus e che fa propendere verso una minor aggressività nelle prossime decisioni di politica monetaria, anche se il board della Fed non appare univocamente orientato a diminuire il ritmo di crescita dei tassi, specie dopo le dichiarazioni di Bullard, Presidente della Fed di St Loius rilasciate la scorsa settimana. Questi dubbi potrebbero far girare temporaneamente le price action, nel breve termine, e lasciarlo in uno stato di lateralità / consolidamento, in attesa che si inneschino nuove ragioni per far ripartire i principali trend. La settimana entrante vedrà la pubblicazione delle minute dei verbali della Fed come principale market mover, ma dagli Usa sono attesi anche gli aggregati redatti dall’Università del Michigan, gli ordini di beni durevoli e le vendite di nuove abitazioni. Ma usciranno e non solo negli Usa, anche i Pmi del mese di Novembre per le principali aree sviluppate, come Giappone Germania, Francia, Australia. E non dimentichiamo le decisioni sui tassi delle banche centrali Cinese, Neozelandese, Svedese Coreana e Turca. Sul fronte dell’analisi tecnica, potremmo assistere a qualche correzione a favore del dollaro che sul daily sembrerebbe graficamente dovuta, con pull back possibili su EurUsd, e Cable e target rispettivamente compresi tra 1.0190 e 1.0130 per il primo e 1.1750 e 1.1630 per il secondo. UsdJpy che potrebbe attaccare 142.50 e 144.80 come aree possibili di correzione così come UsdCad sembrerebbe voler iniziare un pull back con il test di obiettivi un po’ più ambiziosi, a 1.3500 e 1.3550. Sulle materie prime occhio al petrolio e al supporto chiave di 75.50 che se violato, sul Wti, potrebbe spingere al ribasso con target compresi tra 68.50 e 66.00. Il Brent di conseguenza, potrebbe scendere in area 75.00. E’ quindi una settimana dove ci aspetteremmo qualche movimento a favore del greenback, ma attenzione, perché un superamento invece dei massimi recenti per le valute concorrenti la divisa Usa, darebbe un nuovo impulso all’appetito al rischio sugli azionari, con obiettivi ben più ambiziosi che confermerebbero l’inversione del trend prima della fine dell’anno in corso. Buona settimana e buon trading.
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