PETROLIO IN UP AND DOWN
BUONGIORNO FOREX DEL 31.03.2022
Ancora a far notizia il comparto energy con il petrolio che stanotte, dopo le dichiarazioni di possibili rilasci di circa 1 milione di barili dalle riserve strategiche USA, he perso circa il 6%, andando a ritestare i 100$ al barile.
Resta sostenuta la volatilità sull’intero comparto energetico, che resta campo di battaglia contro l’inflazione dilagante, con le banche centrali alle prese con le politiche oramai chiaramente hawkish che potrebbero risultare inefficaci se i prezzi dell’energia non riuscissero a tornare in tempi brevi a livelli medi contenuti.
Abbiamo richiamato più volte l’attenzione al forte effetto backwardation presente sui contratti futures del greggio, che evidenzia la forte differenza tra domanda e offerta, portando i prezzi attuali ben oltre un valore medio reale che si stima intorno ai 70$ al barile, pertanto un intervento dei capi di stato mondiali, chiamati a sostenere l’offerta attingendo dalle riserve strategiche, potrebbe colmare, seppur parzialmente , questo gap, riportando i prezzi vicini al valore medio atteso sotto i 100$.
Si conclude oggi il primo trimestre del 2022 , con il comparto equity sembra fermare la sua corsa a rialzo con l’S&P a ridosso dei 4614pnt, massimo della notte, non lontano dai massimi di questo marzo a 4631 pnt, aprendo ora la strada a possibili prese di profitto che potrebbero concedere un respiro fino alle aree di 4550pnt in primis e 4490 poi.
Resta invece stabile il gold, che mantiene il valore medio del range , già più volte da noi richiamato, compreso nei prezzi di 1950$ e 1900$ , attestandosi attualmente a 1928$/oc , senza dare particolari indicazioni operative.
Il valutario vive una fase di timida forza di euro, che sulla scia dei possibili spiragli di pace tra Russia e Ucraina, ha dato inizio ad una spinta rialzista fino alle aree di 1.1150, per ppoi allungare in nottata fino a 1.1175, con i traders retail pronti a prendere posizione contrarian short al 65%, il che potrebbe far pensare ad ulteriori allunghi rialzisti fino alle aree di 1.1250.
Lo yen che ha già terminato il suo primo respiro dai minimi di questo 2022, lascia usdjpy a ridosso dei supporti di 121.50, senza dare ulteriori spinte ribassiste sotto 121.25, che potrebbe portare ai veri supporti di medio periodo posti a 119.50, ma l’81% dei traders resta in posizione short, segno che la voglia di comprare yen non è terminata e pertanto ulteriori allunghi rialzisti di usdjpy non sono da escludere.
Tutti i cambi principali contro dollaro sembra in una fase di sostanziale lateralità, ponendo i cross come asset degni di maggior attenzione da parte di noi traders.
Entrano pertanto nelle nostre attenzioni i cross eurcad, che vive una buona spinta rialzista dai prezzi di 1.3675 agli attuali 1.3975 con un incremento costante del sentiment contrarian retail short, che vede oramai prossimo un posizionamento netto corto, che potrebbe spingere il cross verso le successive aree di resistenza di 1.4075
Anche le oceaniche offrono nei cross interessanti occasioni da monitorare, come ad esempio audnzd, che dopo la rottura della trend line supportiva di medio periodo, vede i traders retail prendere posizione lunga seppur solo al 54% a ridosso dei supporti di 1.0750, oltre i queli si potrebbe pensare ad affondi verso 1.0725 in primis e 1.0675 poi.
La spinta rialzista dell’euro si manifesta principalmente nei cross ,come appena detto, e ancora da monitorare segnialiamo eurnzd, che dopo aver rivisto le aree di minimo di 1.5750 sembra ora ripartire verso i massimi di 1.6225, con i traders retail che incrementano il posizionamento contrario short da 3 giorni oramai su tutte le spinte rialziste.
Resta focus per i prossimi giorni gli appuntamenti in calendario macro economico con il mondo del lavoro USA e l’inflazione in Eurozona.
Buona giornata e buon trading
Salvatore Bilotta