LA PACE BISOGNA VOLERLA IN DUE
BUONGIORNO FOREX DEL 4.03.2022
Quadro sempre più complesso quello che si sta componendo in questo 2022, i tavoli diplomatici per il conflitto in Ucraina, non sembrano aver fatto grandissimi passi avanti, piccoli spiragli per la popolazione civile da un lato ma bombardamenti dall’altro, come tutti sappiamo la strada per la pace in questi casi è ben nascosta e la diplomazia ha bisogno spesso di tempo per trovarla.
Con il passare dei giorni, le tensioni aumentano, e ogni nuovo fallimento per un accordo non fa altro che aumentare il sentiment di risk off sui mercati, con gli operatori che corrono a comprare commodities come vero rifugio da inflazione e tensioni geopolitiche, oramai la corsa degli energetici è chiaramente guidata dal panico, la paura di non rivedere per molto tempo prezzi del petrolio sotto i 100$ al barile, porta gli investitori a comprare, seppur i contratti futures di prossima apertura, godono già di prezzi più bassi ( effetto backwardation) ieri il wti dopo aver toccato le aree di 116$ al barile ha ritracciato fino ai 108$ confermando l’altissima volatilità ancora presente sul comparto .
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Sostenuto ovviamente anche il gold, dove la forza intrinseca del metallo giallo, viene frenata dalle forti quotazioni in dollari, che arginano la sua corsa sui 1950$/oc , ma cosa diversa sono le quotazioni in euro, che a causa anche del crollo della valuta unica, mostrano già nuovi record storici di prezzo.
Cominciano a pesare dunque gli scostamenti valutari, e si rende necessario approfondire il comparto forex, special modo per noi europei, che viviamo una fase di fortissima debolezza dell’Euro, che incide pertanto sui prezzi finali di gran parte delle commodities che importiamo. Infatti lo stesso petrolio, che ha visto nella storia , livelli di prezzo anche maggiori, come i 150$ al barile, non viveva al tempo un tasso di cambio cosi sfavorevole per noi europei, portando ad oggi il prezzo finale in euro del petrolio già prossimo a nuovi record.
Stamane ritroviamo eurusd alle prese con il livello tondo di 1.10, area di indubbio interesse, che trova l’81% dei traders al detaglio in posizione contrarian long, con un incremento del 3% rispetto al 78% visto ieri. Nostro malgrado al momento non troviamo segni di inversione nel sentiment del cambio principe, che pertanto puo proseguire il suo trend di discesa. Poniamoci pertanto nella dovuta allerta.
Più stabile la sterlina, con in cable fermo a 1.3325 ancora nel mezzo di un trading range abbastanza chiaro compreso tra 1.3425 e 1.3275, senza dare per ora grandi spunti direzionali.
Forti le oceaniche, con audusd che stamane ha rotto ancora una volta il massimo di ieri, e mantiene pertanto i traders retail in posizione contrarina short, all’83% continuando il suo trend rialzista che per ora è approdato alle aree di precedente massimo di 0.7366 oltre il quale possiamo approdare alle aree di 0.74 figura in primis w 0.7450 poi.
Ancora stabile usdcad, che dopo il tentativo di break out dei supporti di 1.2625 sulle notizie di rialzo tassi da aprte della BOC è tornato a 1.27 figura all’interno del trading range a noi già noto che lo ha visto intrappolato dal 27 gennaio 2022 spegnendo rapidamente gli entusiasmi per il dollaro canadese.
Oggi ancora in calendario i NFP come ogni primo venerdi del mese, seppur il dato potrebbe oggi essere non di primo piano rispetto agli eventuali aggiornamenti dal fronte ucraino, restano meritevoli di attenzione.
Buona giornata e buon trading
Salvatore Bilotta
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