Russia: nessun blocco per i metalli al LME
La Borsa di Londra, si è trovata ad un bivio e non sapendo cosa decidere, ha tagliato la testa al Toro, proponendo una sorta di referendum dove si chiedeva agli operatori di mercato una loro opinione, un loro feedback. Dopo aver passato in rassegna tutti i feedback e svolto la propria analisi, London Metal Exchange ha deciso di non intraprendere alcuna azione sulle forniture di metallo russo, consentendone la continuazione delle consegne nei magazzini LME.
In vista della decisione, c'erano un certo numero di produttori, che erano piuttosto espliciti nel chiedere che il metallo russo venisse bandito, mentre i consumatori erano spingevano verso una prosecuzione dello status quo attuale, ovvero che non ci fosse nessun cambiamento.
In sostanza la Borsa avrebbe delineato tre opzioni:
1. non intraprendere alcuna azione sul metallo russo,
2. vietare la consegna di metallo russo nei magazzini LME
3. introdurre soglie che limitino la quantità di metallo russo che potrebbe essere consegnata nei magazzini LME.
Il LME ha riconosciuto che la sua decisione di non intraprendere alcuna azione significherebbe che probabilmente assisteremo a un aumento dei volumi di metallo russo nei magazzini della LME. Tuttavia la Borsa Metalli ritiene che avremmo comunque assistito a maggiori afflussi di metalli nei magazzini, date le prospettive globali depresse.
Detto questo, il LME ha riferito che la percentuale di metallo russo nei magazzini del LME non è cambiata in modo significativo in questi ultimi mesi.
Nelle ultime settimane abbiamo notato che i prezzi delle principali materie prime industriali, come ferro, alluminio piombo ed altri, hanno ritracciato dai loro massimi.
Quanta ulteriore pressione al ribasso che potremmo vedere sui prezzi dei metalli quotati al London Metal Exchange in futuro, dipenderà dal fatto che nelle settimane e nei mesi a venire assisteremo a un afflusso significativo di metalli russi nei magazzini del LME.