L'INDICE MOVE E LE ASPETTATIVE DI TASSI FED
Ultimamente sui mercati finanziari il focus è tornato sul comparto obbligazionario,che sta mostrando una rinnovata volatilità. Diverse le motivazioni che sono state addotte da esperti ed analisti, ma ho trovato interessante questo studio di Natixis Investment Managers, che mette in evidenza la relazione tra il MOVE, l’indice che misura la volatilità del comparto obbligazionario USA, e l’aspettativa del tasso terminale della FED.
La logica , che condividiamo, si fonda sul principio che un obbligazione a 5 o 10 anni o oltre, non sconta il tasso reale della FED; in quanto non sa con precisione da qui ai prossimi 5 o 10 anni cosa si renderà necessario, ma valuta “l’aspettativa” di rialzo tassi. Quindi nei primi 8 mesi del 2022quando la FED alzava tassi e le aspettative erano continue su ulteriori incrementi del costo del denaro,la volatilità sul comparto obbligazionario è salita costantemente, per poi trovare fase di discesa non quando sono calati i tassi, ma quando si è raggiunto il temporaneo TASSO TERMINALE al 5%.
L’indice MOVE è poi ripartito con gli avvenimenti di SVB, e sulle aspettative di ulteriori interventi ai tassi federali, questo porta alla successiva deduzione: il mercato obbligazionario rimarra volatile fino a quando la FED non darà chiara indicazione sul tasso terminale al quale vuol giungere, solo allora la volatilità tornarà nei range, fino ad allora l’incertezza e le aspettative saranno padrone dei mercati, pertanto allacciate le cinture!