GAUSS E I MASSIMI-MINIMI GIORNALIERI.
Lo studio del posizionamento retail , che è iniziato anni fa, e che tutt’oggi prosegue quotidianamente, ci ha portati alla consapevolezza che la maggior parte dei trader retail vanno alla ricerca continua dei massimi e minimi di periodo, per cogliere quel prezzo magico che detterà poi l’inversione del trend in atto.
La caccia ai massimi/minimi, che siano essi intraday o settimanali, o mensili, diventa per molti traders, nostro malgrado, causa di disastro per i conti, che non reggono i continui tentativi effettuati, e che in molti casi porta alla nascita di sistemi di mediazione, magari non preorganizzati e che non possono che accelerare il processo di distruzione del conto, special modo se non si ha un opportuno utilizzo della leva finanziaria.
Ma anche chi va alla ricerca del trend, deve in ogni caso fare i conti con i massimi/minimi di periodo dell’asset esaminato, per valutare eventuali prosecuzioni del trend, analizzarne la forza e l’impulsività.
Il mondo valutario, offre una vasta gamma di strumenti da tradare, ognuno dei quali ha proprie caratteristiche di volatilità e direzionalità che negli anni , spesso in maniera ciclica, si ritrovano quasi sempre, e che meritano pertanto uno studio più approfondito , sia per i reversal traders che per i trend followers, ma pochi hanno tempo e voglia di approfondire lo storico di un asset, che seppur non essendo garanzia di movimenti futuri, da ottime informazioni sulle peculiarità di uno strumento.
Oggi abbiamo deciso di condividere qualche piccola osservazione sul cable, che in vista di un 2022 ricco di potenziali rialzi tassi dalla Bank Of England, potrebbe vedere importanti escursioni di volatilità, su diverse basi temporali, che ovviamente per questioni di tempo non possiamo trattare tutte in questa sede, ma qualche dato può dare in ogni caso un po’ di valore aggiunto e consapevolezza al nostro trading.
I dati raccolti sono su base daily, e partono dall’idea che il prezzo di apertura giornaliero sia il punto di partenza ideale (ipotetica mediana) per monitorare le escursioni di prezzo intraday ,che possano andare a cogliere la distribuzione dei massimi/minimi di giornata, su scostamenti percentuale di +/- 0.25% dall’open
In pratica, se proprio vogliamo andare a caccia dei massimi/minimi intraday, siano essi per lavoro di mean reverting, siano per delle prosecuzioni di trend, cerchiamo di sapere storicamente un dato asset (nel nostro caso il cable) dove li distribuisce e se questa distribuzione si ripete nel tempo creando una valida base statistica.
La prima osservazione che ricaviamo dal grafico ad istogrammi, relativo ai massimi /minimi del 2021, è la chiara forma a campana, tipica delle distribuzioni gaussiane, che vede nel prezzo di apertura la sua media e la maggiore concentrazione di massimi/minimi giornalieri in un primo scostamento dello 0.25%, portando alla netta maggioranza degli eventi nel range del +/- 0.50%.
Nel range dettato dal +/-0.50% dal prezzo di apertura troviamo infatti la maggioranza degli eventi con ben 204 massimi su 260 registrazioni e 199 minimi sullo stesso numero di giorni di contrattazione, facendoci ben intendere che la volatilità media per l’anno 2021 non è stata tra le migliori, almeno per l’intraday, tanto è vero che la miglior escursione positiva dall’open giornaliero è stata di solo +1.21%.
Ovviamente è altrettanto chiaro che oltre il +/- 0.75% cominciamo a trovare un numero più esiguo di casi, il che non vuol dire impossibilità di verificarsi, e precisiamo ulteriormente non vuol dire che necessariamente i massimi/minimi siano solo tra 0.75 – 1 % , perché seppur pochi , ma troviamo giornate di massimo/minimi fino al+/-1.25%, ma la sporadicità dei casi con il quale il cable si è spinto fino alle soglie del +1.25% dall’open giornaliero, ci deve far riflettere sulla possibilità in quelle aree di prendere magari profitto, laddove la nostra posizione sia in gain e non sfidare ulteriormente la probabilità di vedere ulteriori allunghi.
Ovviamente non sempre è così, non tutti gli anni sono uguali, e uno storico adeguato, ci mostra già come nel 2020 anno pandemico i casi di minimo oltre il -1.25% siano stati 33 , ma il 2020 resta pur sempre un anno particolare nella storia, con movimenti di escursione massima dall’open di oltre il 4% in intraday… casi che rari.
Torniamo infatti alla nostra normalità, espressa dalla distribuzione gaussiana nel 2019, che seppur essendo un anno maggiormente volatile del 2021 vede anche una maggiore coerenza nella ripartizione dei massimi/minimi di giornata.
Ovviamente questa caratteristica non è valida sempre, né tanto meno per tutti gli strumenti, ma può dare uno spunto di riflessione spero a molti, e magari di quando in quando se l’articolo sarà gradito, condivideremo altri casi studio su time frame diversi e asset diversi.
Buon Week End e buon trading
Salvatore Bilotta