DOPO LA FED, LA BANK OF ENGLAND
BUONGIORNO FOREX DEL 17.03.2022
Rimane alta l’inflazione nel mondo e la guerra Ucraina -Russia non ha fatto altro che accelerarne la crescita, si rendono pertanto necessarie politiche economiche aggressive e ieri sera anche la FED ha iniziato il suo processo di inasprimento monetario, con un primo rialzo di 25Bp, mentre per oggi è atteso Bailey con la BOE anch’essa ad un ulteriore rialzo tassi.
La FED ieri ha confermato la sua attenzione per l’inflazione e non si aspetta un rientro dei prezzi prima del secondo semestre di questo 2022, ma resta positiva per il futuro 2023 con livelli di inflazione che tenderanno rapidamente ai livelli target del 2%, seppur non raggiunti prima del 2023. Powell ha ritenuto, in accordo con il Board , che un rialzo del costo del denaro di soli 25Bp sia per il momento sufficiente, rimanendo pronti ad eventuali ulteriori rialzi anche più aggressivi in qualsiasi riunione, proiettando la possibilità di altri 6 rialzi del costo del denaro.
Per quanto concerne il Balance sheet , viene tutto rimandato alla riunione di maggio, ma la possibilità di una forte riduzione del bilancio è sul tavolo del Fomc.
Oggi è il turno della BOE, attesa anche lei ad un ulteriore rialzo dei tassi, il terzo consecutivo, il che porterebbe la bank of England ad una scelta aggressiva vista solo nel 1997, portando di fatto il tasso di interesse al +0.75%.
Anche nel Regno Unito la principale preoccupazione è l’inflazione che ha raggiunto il massimo da tre decenni, rendendo pertanto necessarie politiche economiche di gran lunga più aggressive.
Tuttavia la price action di ieri, ci ha mostrato un classico buy on rumors and sell on news per il dollaro americano, che non trova nel rialzo di 25bp null’altro che una conferma di quello che il mercato già sapeva, e non possiamo pertanto escludere una dinamica simile per la sterlina, che vede una forza strutturale già da diversi giorni, spinta dalle aspettative per il rialzo in programma oggi.
Il sentiment che si sta sviluppando sul mercato forex resta in linea con la teoria del mean reverting, ovvero traders retail che comprano dollari sui ribassi, portandosi dal 24% long di ieri al 31% di oggi, ma rimanendo ancora in maggioranza short, pertanto è presto per parlare di un’inversione di sentiment.
Riducono il sentiment long sulla sterlina, che passa dal 75% di ieri a 65% di oggi, grazie a diverse prese di profitto dei rialzisti sugli ultimi movimenti di questi giorni.
Continua la discesa dello yen giapponese, che a causa anche del ritrovato risk on sul comparto equity, sembra continuare inesorabile la sua discesa, portando i traders retail a posizionamenti long dall’89% di ieri all’attuale 91%.
Si capovolge il sentiment sul dollaro australiano, che ieri vedeva i traders retail long al 63% mentre oggi, dopo i buoni movimenti rialzisti di ieri, sono passati al 70% short, con una irrefrenabile voglia di mean reverting.
Resta spinto pertanto il cambio usdjpy che raggiunge le aree di 119.12, proiettandosi ancora verso ulteriori massimi di 120.00 figura e 121.50, anche se movimenti di storno sarebbero auspicabili e propedeutici a successive ripartenze.
Il cable continua pertanto la sua salita, dopo aver superato le aree di 1.3125 e raggiunto 1.3175, sembra puntare a 1.32 figura area target di breve periodo.
Audusd, che dopo gli spike ribassisti di ieri ha superato 0.73 figura, mostra un nuovo sentiment short al 61% proiettando possibili approdi sulle aree di 0.7375 e 0.74 figura.
Gli occhi sono oggi tutti sulla sterlina, con l’appuntamento con la BOE che dara probabilmente ancora volatilità al mercato forex.
Buona giornata e buon trading
Salvatore Bilotta
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