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Salvatore Bilotta
Salvatore Bilotta
03 aprile 2022 13:55 • 3 anni
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ATTENZIONE AL CRUDE OIL!

ANALISI COT REPORT del 3.04.2022

A partire da questa settimana, la rubrica dedicata all’analisi del posizionamento dei big players sui futures, inizia ad ampliarsi, inserendo altri asset a partire dagli indici USA e le 2 principali commodities , gold e crude oil.
La settimana che ci lasciamo alle spalle chiude di fatto il primo trimestre del 2022, un trimestre decisamente non facile, caratterizzato da un’altissima volatilità, che nasce principalmente dai tantissimi eventi macro economici che dovranno ancora guidare il sentiment dei mercati per questo 2022.
In primis, resta tema centrale l’inflazione, che segna record su record, special modo in eurozona, con l’ultima rilevazione pubblicata la scorsa settimana, che ha registrato un’impressionante +7.5%, contro un +6.6% atteso, sempre su base annuale, e un precedente +5.9%.
I costi del comparto energy pesano enormemente sulle tasche dei consumatori, e il conflitto Russia-Ucraina, non ha fatto altro che peggiorare la situazione.
È infatti tema ancora centralissimo, la guerra in Ucraina, che sta disegnando nuovi assetti mondiali sulle forniture e produzioni di energia.
L’Europa, cosi come il Regno Unito, stanno pagando a caro prezzo il fermo delle forniture di Ngas dalla Russia, cosi come acciaio, rame e alluminio, che vivono prezzi record, e che spingono i paesi del vecchio continente a rivedere le fonti di energia rinnovabili, come l’eolico, dove il Regno Unito sembra voler scommettere maggiormente.
Un quadro macroeconomico difficile, nel quale le banche centrali sono chiamate ad intervenire per contenere il rialzo dei prezzi, ma che difficilmente troveranno risposta con politiche economiche aggressive, fino a quando non ci sarà un rientro dei prezzi dell’energia, correndo pertanto solo il rischio di strozzature all’economia reale.
Questi timori, che sfociano in uno scenario di stagflazione sempre più possibile, sembra essere il terzo focus per il prossimo trimestre, con i prezzi del comparto obbligazionario mondiale in caduta libera, che vede pertanto un’impennata nei rendimenti, special modo in quelli a breve termine, generando cosi un’inversione della curva dello spread tra il 30anni e il 5 anni, da sempre premonitrice di fasi di recessione.
Contesto delicatissimo quello di questo 2022, nel quale i mercati finanziari sembrano cercare una giusta direzione, rendendo pertanto interessantissimo questa settimana il cambio di rotta avvenuto sul comparto equity a stelle e strisce, che vede i large speculators, posizionarsi netti short, già dalla scorsa settimana, ma procediamo con ordine.









Posizionamento netto corto per la sseconda settimana consecutiva sull’indice s&P , per i large speculators, che dopo aver invertito con grandissima forza la loro idea long, già 2 settimane fa, con un picco di contratti short, che non si registrava da circa 140 settimane, proseguono il loro nuovo sentiment corto con -50855 contratti netti, che lasciano pertanto aperti ulteriori scenari ribassisti fino all’appuntamento con la FED del prossimo Maggio.







Posizionamento netto corto questa settimana anche per i tecnologici, che con una settimana di ritardo, e con volumi minori, si adegua al nuovo sentiment dei big players in una direzionalità short, che ancora on trova conferme nei rialzi degli ultimi giorni, ponendoci in grande allerta per le prossime settimane.






Ancora grande interesse per il comparto energy, e pertanto non potevamo non introdurre il posizionamento sul crude oil, dove notiamo una costante riduzione delle posizioni nette lunghe in chiara divergenza con la salita ultima dei prezzi del petrolio che dopo aver raggiunto i massimi di 130$ al barile, sembra trovare respiro nelle ultime sedute andando sotto i 100$, segno che forse la salita priva di veri volumi long, fosse dettata dalla pura speculazione del momento. In oltre i contratti netti lunghi ben al disotto del loro volume medio a 14 periodi, fa presagire possibili ulteriori riduzioni di posizioni lunghe, ma il contesto geo politico e la speculazione sembrano farla da padrone, pertanto la prudenza resta un obbligo.

Non lasciamo indietro il posizionamento dei big players sul comparto valutario, dove tutte le esposizioni , siano esse long o short, sembrano aver visto riduzioni nelle ultime 2 settimane, segno di estrema prudenza da parte delle mani forti, che continuano solo a vendere yen giapponese, valuta grandemente penalizzata dalle politiche economiche accomodanti della BOJ.

Lo yen giapponese vede i big players posizionati con -102131 contratti netti corti, andando a toccare quasi le massime esposizioni nette corte viste alla fine del 2021, seppur considerando il rspiro dello yen delle ultime sedute, che non viene ancora riportato dall'ultima rilevazione qui mostrata, è chiara ancora la forte direzionalità della valuta nipponica.

Ancora interessante il posizionamento corto sulla sterlina, che vede i big players esposti con 40070 contratti netti corti, su un asset che pur avendo vissuto 3 rialzi consecutivi del costo del denaro da parte della banca centrale inglese, non gode ora di ulteriori prospettive positive, sia a causa dell'alta inflazione, sia per i timori che politiche economiche dal taglio troppo hawkis, possano indebolire la congiuntura macro economica del paese, tanto da portare una gran parte degli investitori a scommetere su un ripensamento della BOE , e ad eventuali ritocchi al ribasso del costo del denaro.




Stabili le posizioni su tutti gli altri asset, a partire dall'euro, che non trova nelle posizioni dei large speculators nessuna indicazione di direzionalità, a causa delle fortissime incertezza che avvolgono l'area europea, stretta tra il conflitto in Ucraina, l'altissima inflazione, e una BCE che prosegue in una scelta di politiche attendiste prive di progettualità futura, pertanto gli operatori preferiscono rimanere ad osservare.

Poco altro da segnalare sul comparto valutario, che per la seconda settimana consecutiva, vede scarse variazioni nell'impegno dei big players sul comparto fx, che resta tutto sommato stabile, in attesa di chiare evoluzioni del contesto geo-politico.
Entriamo dunque nel vivo del mese di Aprile e con lui nel secondo trimestre dell'anno, manteniamo alta la guardia contro dei mercati che sembrano tutt'altro che docili e che possono regalare ancora tante novità

Buon Week End e buon trading
Salvatore Bilotta

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