IL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 02.05.2023
RBA ALZA I TASSI , COSA FARANNO FED E BCE?
-CONTESTO
A sorpresa stanotte la banca centrale australiana ha alzato il costo del denaro di 25Bp, portando il tasso definitivo al 3.85%. una decisione che molti analisti non si aspettavano, dato il mood poco aggressivo della banca australiana, che aveva fino ad ogi mostrato un certo timore nell’aggredire l’economia, per l’estrema incertezza del contesto economico mondiale ed i potenziali scenari di rallentamento globale che avrebbero potuto portare a strozzature troppo profonde. Tuttavia l’inflazione in Australia non scende, continua a rimanere sui livelli di massimo e interventi decisi erano necessari per la stabilità del sistema economico australiano.
La parola ora passa alla FED in calendario per domani sera alle 20.00 , appuntamento nel quale ci si attende un rialzo modesto di 25Bp oramai scontato dal mercato. Come sempre la chiave saranno le prospettive future, la scelta da parte della banca centrale americana tra la lotta all’inflazione e la salvaguardia del sistema finanziario nazionale. Ancora la First repubic Bank ieri è stata salvata da un accordo di acquisizione da parte di JPMorgan, che ha dato fiducia ancora una volta al sistema nazionale, impedendo un effetto domino che potrebbe coinvolgere tutto il sistema bancario. Tuttavia non possiamo non notare la fragilità delle banche in questo momento, fragilità messa a nudo dalla corsa ai rialzi tassi da parte della FED portandoci quindi a chiederci cosa potrebbe accadesse se la FED decidesse per ulteriori rialzi del costo del denaro oltre il 5.25%.
La corsa alla lotta all’inflazione non è terminata, e la forte congiuntura del sistema produttivo economico americano fa da sponda a decisioni dure che la FED potrebbe vedersi costretta a prendere.
Se da un lato ci sono banche che alzano il costo del denaro, dall’altro c’è chi resta fermo, come la BOJ che inesorabile decide di non toccare il tasso negativo del -0.10% lasciando sprofondare lo yen giapponese in un vero e proprio abisso.
Siamo per ora lontani dai livelli di guardia, livelli dove la BOJ ha già in precedenza dato segnali di intervento diretto a sostegno del yen giapponese, ma certo è che la continua svalutazione della valuta nipponica , che ricordiamolo dura oramai da 3 anni consecutivi, sembra aver avuto un boost ribassista come pochi , generando contesti tecnici di iper comprato contro quasi tutte le altre majors.
La giornata di oggi è di fatto anticamera alla FED di domani, non di meno il calendario macro prevede la pubblicazione dei dati flash sull’inflazione europea per il q1 2023 , dato che anticiperà poi le decisioni della BCE di giovedi.
-FOREX
Indiscussi gli eccessi sui cross yen, che ora trovano dalla loro parte divergenze di politiche monetarie che aprono delta tassi importanti sulle posizioni contro la valuta nipponica.
La decisione di stanotte della RBA di alzare i tassi spinge audjpy a nuovi massimi in pieno eccesso rialzista con il seguito di nzdjpy, anche lui in pieno rally. Spingono anche eurjpy e gbpjpy ma con meno vigore, sebbene il mondo retail prosegua ancora nelle vendite portandosi al 87% long sul basket yen, con chiari eccessi su eujpy al 90% short, gbpjpy al 87% short e chfjpy al 96% short e ancora audjpy al 94% short e nzdjpy al 94% short.
Sbilanciamenti degni di nota, che potrebbero essere ancora duraturi in queste sessioni che ci separano dalle banche centrali.
Piu stabili euro e sterlina, che mostrano una chiara attesa degli eventi di politica monetaria in previsione da domani.
Spinta ovviamente rialzista per il dollaro australiano che trova un 62% di retail in posizione long sul basket , ovviamente sono già in rapida riduzione con forti prese di profitto grazie all’ultimo rally rialzista.
-EQUITY
Stabile l’azionario, con il dax che sfiora i 16000 pnt e stamattina sembra voler ritracciare per testare i supporti a 15950 pnt, che se violati porterebbero le quotazioni ancora una volta nel range compreso tra 15900 e 15750.
Anche oltre oceano la situazione rimane al momento tonica, con il nasdaq non lontano dai 13250 pnt e l’sp500 al tst ancora delle resistenze di 4175 pnt.
I mercati azionari al momento scommettono contro le banche centrali in un mood di risk on, che sfida l’idea di lotta all’inflazione e tassi alti più a lungo.
Seguiremo con attenzione lo svilupparsi di questa sessione preludio alle banche centrali.
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
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DISCLAIMER: Gli investimenti con scambio a margine comportano notevoli rischi economici e chiunque li svolga lo fa sotto la propria ed esclusiva responsabilità, pertanto l’autore della presente sessione didattica non si assume nessuna responsabilità circa eventuali danni diretti o indiretti relativamente a decisioni di investimento prese dal lettore.
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