TORNA IL SUPER DOLLARO?
Ancora una volta i Buoni Dati sono pessimi dati!
Venerdi sono stati pubblicati i NFP, e ancora il mercato del lavoro USA ha dimostrato di essere tonico come non mai, con una disoccupazione al minimo del 3.5% e ben 288K nuovi ruoli paga dando un nuovo shok agli operatori che speravano di notare i primi effetti delle scelte di politica monetaria intrapresa dalla FED ma loro malgrado ancora una volta la delusione è stata grande e levendite sono state copiose.
La speranza sembra guidare i rialzi, mentre la delusione riporta rapidamente i mercati alla realtà ancora una volta, dando nuova linfa ad un dollaro che non ha freni e si riconferma unico vero rifugio degli operatori senza lasciare alternative.
la settimana che si apre oggi, vivrà le stesse dinamiche? sarà ancora la speranza a guidare i mercati?
Questa volta avremo come focus i dati dell'inflazione USA, vero nervo scoperto per la FED che aspetta i primi di novembre per decretare le linee guida che ci condurranno alla fine di questo 2022.
Ricordiamo che i dati ultimi analizzati avevano mostrato un IPC in calo dal +8.5% al +8.3% e i mercati ,che inizialmente avevano vissuto grandi movimenti di rialzo basati sulla speranza di prezzi in calo e FED meno falco nel prossimo futuro , sono stati rapidamente raggelati da un più cupo dato Core, che mostra i prezzi al netto delle componenti più volatiliti (food ed Energy) in netto aumento, passando dal +5.9% al +6.3%.
La settimana che si apre oggi ponbe dunque il suo sguardo al calendario macroeconomico di giovedi con gli ultimi dati sull'inflazione USA che saranno linea guida per il sentiment che si potrà sviluppare fino alla FED.
In attesa che gli eventi facciano il loro corso, i mercati tornano ad apprezzare il biglietto verde che schiaccia nuovamente a ribasso tutte le majors lasciando poco spazio a possibili storni, ma diamo uno sguardo tecnico più approfondito:
EURUSD ritesta le aree di 0.96809 lasciando come resistenza chiave le aree di 0.98-0.9825 , punto di confluenza statica e dinamica con le medie mobili 100 e 200 periodi, lasciando quindi intatto il trend discendente che deve trovare ora la forza per break out ribassisti in grado di affondare fino ai minimi di questo 2022 a 0.9525.
Ancora la Sterlina fatica a risorgere dalle sue ceneri, e iminimi di oggi a 1.1025 potrebbero essere il prossimo obiettivo di break out ribassista sotto i colpi del biglietto verde che tiene saldo il trend ribassista di gbpusd , sotto le aree di resistenze di breve a 1.11-1.1125 e decisamente distante dalle possibili inversioni che si potrebero aprire solo alla rottura di 1.1225.
Pesantissime le oceaniche, che restano le valute maggiormente colpite dalla forza del dollaro USA, sia per il loro legame diretto con il mondo delle commodities , ovviamente ribassiste in una fase di rallentamento economico, sia per la scelta delle loro banche centrali di timidi rialzi tassi applicata nelle ultime riunioni, che non favorisce prospettive di forza per questi asset valutari.
Resta ora al test dei minimi NZDUSD sopra 0.5575-0.5550 ma la possibile rottura dei minimi del 2022 aprirebbe scenari di ribassi profondi degni di essere monitorati, ponendo la massima cautela per posizioni eventuali di mean reverting.
alta correlazione per il mondo oceanico, che prosegue il suo cammino in un mercato dollaro centrico che spinge anche audusd al test dei minimi , e in questo caso fallisce la forza che fino ad oggi ha portato il dollaro australiano ad una miglior tenuta dei supporti.
Segnamo oggi 0.6287 di minimo per la sessione europea , ma come sempre i maggiori volumi saranno portati dagli americani, che se dovessero riprendere nelle vendite, potrebbero generare ulteriori break out ribassisti verso i minimi del 2020.
attendiamo dunque l'evolversi di questa settimana ancora ricca di appuntamenti macroeconomici e di potenziale volatilità, con la consueta prudenza e disciplina che raccomandiamo sempre.
buona giornata buon trading
Salvatore Bilotta