I PREZZI ALLA PRODUZIONE USA SPAVENTANO IN ATTESA DELLA FED
Delusione per gli operatori che speravano in prezzi alla produzione Usa più contenuti, che potessero aprire la strada ad un quadro inflazionistico meno aggressivo in vista dell’appuntamento con la FED per Dicembre 2023.
Su base mensile i prezzi alla produzione restano in aumento dello 0.3% per il terzo mese consecutivo, e del +7.4% rispetto all’anno precedente, raffreddando gli animi di chi sperava in una netta tendenza ribassista dei prezzi, che avrebbe potuto sostenere un rialzo dei listini, in vista di una FED più accomodante.
Sebbene il dato possa risultare misto, ovvero con un incremento annuo solo del 7.4% , il più baso degli ultimi 18 mesi, dobbiamo anche notare che il dato mensile core, mostra un’importante aumento dei prezzi dei servizi, più ancora che dei beni.
Dovremo ovviamente avere conferme su questi dati, dalle prossime pubblicazioni sui prezzi al consumo che sono poi il focus per i prossimi giorni, ma al momento sembra essere di maggior preoccupazione la corsa dei servizi dell’economia, anche dopo le dichiarazioni di Powell che ha posto l’accento sul quanto sarà fondamentale per la FED valutare l’andamento dei servizi di base.
Il maggiore aumento nei prezzi alla produzione si è manifestato negli alimentari, e ancora come detto la maggiore spinta è stata vista dai servizi che ha toccato il suo massimo in 3 mesi.
Notizie che tappano le ali al risk on, e che danno spinta ribassista ai listini americani, che aprono la giornata di venerdì in territorio negativo.
Il Nasdaq abbandona le aree di 11750 per approdare nuovamente a quota 11500 e assestarsi poco sopra i minimi appena citati.
Anche l’SP cede terreno, sui deludenti dati di questo venerdi, portandosi a ridosso dei supporti a 3960pnt, rimanendo di fatto in linea con i prezzi di apertura.
Riconquista terreno il dollaro, che spera ora in ulteriori aumenti dei tassi di interesse da aprte della FED, anche oltre la soglia dei 50Bp, schiacciando le altre majors, a partire dall’euro che si porta a quota 1.0525
Sarà interessante seguire la pubblicazione dell’IPC della prossima settimana e scoprire mercoledi come si porrà la FED per questa chiusura di anno.
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA