L’INFLAZIONE MONDIALE è FINITA?
Ancora focus sull’inflazione mondiale, che dopo un anno di soli aumenti dei prezzi ora sembra allentare le sue morse, in America come in Europa.
I dati pubblicati dall’eurostat mostrano un primo timido segnale di rientro dei prezzi, con un’inflazione generale al 10.0% dal precedente 10.6% il che da buone speranze per il raggiungimento del top.
Tuttavia il dato core rimane fermo al 6% come la precedente rilevazione , il che lascia pochi dubbi o fraintendimenti, l’inflazione europea cala grazie al rientro dei prezzi di food ed energy!
Di per se è un buon dato, che pone la BCE in una situazione di minor pressione per la sua prossima riunione di metà dicembre, ma non libera il futuro dell’Europa dalle nubi di incertezza e difficoltà che possono attenderla all’inizio del 2023
Molti paesi del blocco europeo vivono ancora un’inflazione oltre il 20% come la Lituania con un tasso di inflazione del 21.4% , ma ad incoraggiare gli analisti è il calo diffuso dell’inflazione che vede tutti i paesi europei con i prezzi al consumo in netta riduzione rispetto all’ultima rilevazione dello scorso mese.
Resta interessante la dinamica del settore immobiliare che in tutta Europa sta vivendo un drastico rientro dei prezzi, a causa anche mutui molto più costosi per via dei tassi di interesse più alti, e con buona probabilità ancora non abbiamo toccato il picco in Europa, la BCE infatti sembra determinata ad allinearsi alla FED con un ulteriore rialzo da 75Bp, il che stringerebbe notevolmente il delta tasso tra il dollaro americano e la moneta unica.
Il potenziale vantaggio che ora si prospetta per l’euro, rispetto ad un dollaro oramai al culmine della sua scesa che sembra oramai aver intrapreso la strada del declino, pone un’interessante accento su eurusd, che vede forti posizionamenti long da parte dei large specualtor secondo gli ultimi dati del cot report.
Il quadro tecnico pone quindi le basi per ulteriori allunghi rialzisti di eurusd , che trova i primissimi livelli target a 1.0515 per poi allungare verso 1.0650 prima zona di interesse volumetrico sul composito. Sarà forse presto per parlare di inversione di medio lungo periodo? Beh di certo il 2023 inizia con una musica ben diversa a dettare il ritmo dei mercati, rispetto a quando vissuto in questo 2022.
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA