INFLAZIONE AUSTRALIANA ALLE STELLE
Mentre in America si sfogliano i dati sulle trimestrali aziendali per il Q4 del 2022, nel resto del mondo continuano ad essere pubblicati i dati relativi alla congiuntura macroeconomica, e in scia con i PMI visti ieri oggi abbiamo avuto la pubblicazione dei dati sull’inflazione per i paesi oceanici.
Il primo a pubblicare i dati sono stati i neo zelandesi, che mostrano ancora un’inflazione sui massimi, ferma su base annuale al +7.2% oramai da tre rilevazioni, senza dare segni di rallentamento, ma mettendo in luce quanto sia necessario l’intervento della banca centrale, che continua ad agire con toni non sufficientemente aggressivi, temendo di anticipare la curva e creare cosi una recessione troppo profonda.
Subito dopo è stato il turno dell’Australia, dove l’inflazione nel dato dell’Indice dei Prezzi al Consumo, su base annuale è addirittura salito al +7.8% dal precedente 7.3% , mostrando una fortissima tendenza rialzista che non accenna a rallentare.
La necessità che le banche centrali intervengano e inizino a porre toni molto più aggressivi è chiara a tutti gli operatori che iniziano a scommettere su tassi di interesse in rialzo.
La RBA, fino ad oggi ha portato il costo del denaro al 3.1% a dicembre 2022 dal +0.10% di aprile 2022, con rialzi si importanti, ma decisamente poco incisivi, per via delle incertezze sull’economia mondiale, che vedeva in questo 2023 una forte recessione globale che avrebbe causato importanti cali nella domanda di materie prime.
I timori legati anche al futuro dell’economia cinese, rande partner commerciale per l’Australia, ha portato la RBA a mantenere sempre toni meno aggressivi del necessario, ma i dati pubblicati stanotte, lasciano pochi dubbi alla necessità di una spinta di accelerazione sulle politiche hawkish da parte dei paesi oceanici.
Il quadro tecnico per il dollaro australiano, special modo contro il dollaro Usa rimane fortemente rialzista, con il break out delle resistenze a 0.7050 e la partenza in espansione di volatilità rialzista, stanotte abbiamo toccato i massimi di 0.7125, ponendo quindi condizioni di riacquisto al ritest di 0.7050, livello chiave per determinare la nuova tendenza rialzista.
La forza del dollaro australiano si manifesta contro tutte le altre majors, ancor di più contro il debolissimo yen giapponese, ponendo audjpy in condizioni di effettuare un vero e proprio rally rialzista , che è partito da 88.25 passando per le resistenze di 91.2550, fino al break out di stanotte delle resistenze di 91.9350, per approdare sui massimi di 92.8040. attendiamo i respiri dopo il movimento di questa notte per capire se la prospettiva di medio periodo rimarrà ancora rialzista, portando le quotazioni ad ulteriori break out rialzisti .
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA