LA FORZA DELLA DOMANDA USA ATTRAVERSO LA FIDUCIA DEI CONSUMATORI
In pubblicazione oggi i dati Usa sulla fiducia dei consumatori, che nelle ultime rilevazioni, di seguito riportate in grafico, mostravano ancora un'estrema forza a dispetto di quanto sperato dalla FED e dai mercati, che anelavano risultati più evidenti nella repressione alla domanda aggregata.
l'obiettivo della banca centrale americana, ricordiamolo, è il rientro dell'inflazione nel suo range target del 2-3% e per ottenere questo risultato, non può far altro che colpire quanto più duramente i consumi, la domanda aggregata nel suo insieme, e per questo motivo le politiche monetarie della FED hanno intrapreso cammini di inasprimenti sempre più aggressivi, combinanto rialzo tassi a drenaggio di liquidità!
beh nostro malgrado le azione della banca centrale ancora non hanno sortito effetto, almeno secondo le rilevazioni di agosto, vedremo oggi quelle di settembre, su una fiducia da parte dei consumatori, che non solo non cala, ma addirittura risorge, mostrando palesemente la possibilità dei consumatori di seguire il rialzo dei prezzi senza troppa difficoltà, generando potenziali loop vizioni di ulteriore rialzo dei prezzi.
dopo la successione di tre mesi consecutivi di ribassi , che ben facevano sperare per prospettive di rientro nella domanda aggregata, agosto è stato mese di risalita, con un maggior numero di consumatori ottimisti per il futuro (il 19.3% rispetto al 16.3% precedente) e anche per il mondo del lavoro i consumatori affermavano di percepire abbondanza di posti di lavoro.
l'ottimismo che risulta dai sondaggi, che danno vita a questi indicatori, mostrano ancora tanto spazio di manovra per la FED, che con determinazione non si fermerà nelle sue politiche hawkish fino a quando non rallenterà l'inflazione, e per ottere questo l'unico vero modo sarà fermare la domanda , i consumi e la fiducia dei consumatori americani.
in attesa che questo circuito virtuoso prenda forma, il dollaro ha continuato a salire, mettendo alle strette le altre majors, a partire dalla sterlina e dall'Euro, che hanno segnato nuovi minimi :
EURUSD dopo un attacco alle aree di 0.9550 sembra torvare ora supporto a 0.9585, ma sono lontanissime le resistenze chiave da rompere per determinare una vera inversione del trend, che potrebbe a questo punto richiedere più del necessario.
chiara la dinamica pro dollaro anche per usdcad, che ha spinto fino ai massimi di 1.38 figura, prima di ritracciare.
al momento , al netto di potenziali storni e respiri fisiologici del mercato, non crediamo in nette inversioni del trend pro dollaro, ma dobbiamo tuttavia constatarne la necessità. la pressione su tutte le altre majors inizia ad essere pesante da sostenere per le economie mondiali, special modo per quella europea che continua in questo modo a importare inflazione!
seguiremo i dati in pubblicazione oggi pomeriggio per proiettarci al q4 di questo volatile 2022
buon trading
Salvatore Bilotta