LA BNS ALZA DI 75BP IL COSTO DEL DENARO, E TERMINA L’ERA DEI TASSI NEGATIVI.
Senza tregua per nessuna delle principali banche centrali mondiali la guerra dichiarata all’inflazione, che sembra essere oramai il problema centrale del mondo occidentale.
Ieri ad aprire le danze è stata la FED con il rialzo tassi di 75Bp, come da attese e toni indubbiamente hawkish su tutta la linea, ma le vere novità si sono sviluppate stamattina durante la sessione europea con la BOJ e la Banca centrale svizzera.
La BoJ lascia i tassi invariati , ancora negativi al -0.10%, ma a sorpresa dichiara di voler intervenire a sostegno dello yen andando direttamente ad agire sul mercato fx.
Non si fermano i market movers stamattina sul mercato fx che trova nella BNS un rialzo tassi di 75Bp , quindi ancora rialzi “jumbo” in linea con le azioni mondiali delle altre banche.
Alla luce di questo ultimo rialzo tassi , il franco svizzero esce di fatto da un lunghissimo preiodo di tassi negativi, lasciando ora solo lo yen giapponese alle prese con un tasso sotto lo zero.
La banca centrale svizzera si trova a dover combattere ugualmente al resto del mondo una corsa importante dei prezzi al consumo, che sembra per ora non arrestarsi, e tutte le proiezioni future dalla banca centrale sono state viste al rialzo, portando il picco potenziale oltre il 3%
Impossibile a questo punto rimanere fermi su una politica di tassi negativi, gli interventi devono essere tempestivi e decisi, in linea con quanto detto anche da Powell ieri sera , tuttavia la portata dei rialzi del costo del denaro dovrà essere proporzionata alla corsa dei prezzi e sufficientemente forte.
La storia ci mostra che la BNS ha tenuto i tassi di interesse in territorio negativo dal 2015 ad oggi, ma prima del tasso negativo, il costo del denaro era rimasto fermo sullo zero fin dal 2011, il che ci porta a vedere oggi i primi tassi di interesse positivi per il franco svizzero da oltre 10 anni!
Un cambio epocale che ci lascia riflettere su quanta preoccupazione c’è da aprte delle banche centrali sul tema inflazione.
Dobbiamo nostro mal grado constatare che il rialzo tassi di 75Bp da parte della BNS non è parso sufficiente agli occhi del mercato, che ha fortemente penalizzato il franco svizzero azzerando i guadagni messi a segno dal franco contro le majors fatti fino ad oggi.
Primo movimento degno di nota usdchf, che dopo un approdo sui minimi di 0.9480, ha ritestato , con un primo minimo superiore 0.9557, per poi, dopo la pubblicazione del dato, partire per un rally rialzista di tutto rispetto che punta ora a 0.9865, ponendo ancora l’accento sulla super forza del dollaro americano.
non da meno eurchf, che dai minimi di 0.9465 ha letteralmente invertito la sua corsa portandosi a 0.9688, prima resistenza chiave, che apre le porte ad allunghi potenziali fino a 0.9745.
forte dunque la delusione sul franco svizzero, che storna pesantemente contro tutto, e genera alta volatilità per la giornata odierna che si proietta ora all’appuntamento con la BOE e alle chiusure settimanali, di certo di grande interesse.
Buona giornata e buon trading.
Salvatore Bilotta.