BANK OF CANADA CHIAMATA ALLA LOTTA ALL'INFLAZIONE
Prosegue senza sosta la corsa ai rialzi tassi da parte delle banche centrali occidentali, e la BOC non è da meno.
La Banca centrale canadese, è stata una tra le prime banche occidentali ad interrompere il QE, e ad invertire la rotta della sua politica monetaria.
Un forte mercato del lavoro ed una congiuntura macroeconomica robusta, aiutata ovviamente dalla corsa a rialzo del petrolio, di cui ricordiamo essere il Canada uno dei principali esportatori mondiali, hanno creato le condizioni ideali per le ripartenze economiche post Covid.
La partenza del ciclo economico espansivo, dopo i fermi delle attività produttive mondiali in seguito alla pandemia del 2020. hanno trainato a rialzo i prezzi al consumo a livello globale, ed il Canada non è stata immune a questo primo effetto, ma a differenza di FED , o della stessa BCE , ha mantenuto una distanza "stretta" dalla curva del ciclo economico.
rapido l'intervento della BOC che ha prima di altre terminato gli acquisti di debito sovrano e ha dato rapido inizio sia al progetto di balance sheet reduction, che al conseguente rialzo dei tassi di interesse.
Mentre altre banche centrali mondiali attendevano il rietro dei livelli inflattivi, valutandolo come " transitori" la BOC ha iniziato la sua politica di rialzo tassi già nel marzo 2022, con una chiusura totale degli acquisti di debito sovrano, mantenendo sotto stretto controllo l'andamento dell'economia reale.
Tuttavia la sequenza di rialzi tassi messi in campo fino ad oggi , che hanno portato ad un tasso finale del +2.50% non è stata ancora sufficiente al contenimento della corsa dei prezzi al consumo, pertanto ancora oggi 7 settembre, ci si attende un'ulteriore rialzo del costo del denaro di ben 75 BP, che porterebbe ad un tasso finale del 3.25%.
la lotta all'inflazione non si ferma dunque, i prezzi continuano a salire , e toccano livelli record , che non possono essere ingorati e richiederanno un lungo percorso hawkis da parte della BOC prima di vederne la normalizzazione.
Gli attuali livelli inflattivi sono si podo al di sotto dell'8%, per il CPI total, che si pone ben lontano dalla parte alta del targhet del 3%.
anche la BOC come la FED a suo tempo hanno rivisto la loro posizione sui livelli obiettivo da perseguire per l'inflaizone, ampliando ad una "fascia" che va dal +1 a l + 3%, nella speranza di lasciare spazio di manovra ad una temporanea corsa dei prezzi, incosapevoli che la corsa dei prezzi si sarebbe dimopstrata cosi persistente.
Al momento il dollaro canadese resta uno degli asset valutari preferiti dagli investitori subito dopo il dollaro USa, generando cosi un ottimo equilibrio di forze, che porta usdcad ad una salita cotrollata delle quotazioni.
Per ora le aree di 1.3225 sono resistenze chiave,che controllano la salita delle quotazioni dal luglio di questo 2022, e considerata l'attuale forza del biglietto verde, possiamo dire che è una gran conquista per il dollaro canadese.
per quanto il dollar canada possa dimostrarsi una valida alternativa al biglietto verde, dobbiamo constatare la perdita di terreno verso il dollaro usa generando un up trend , seppur di media portata, generando aree di supporto a 1.3125 prima e 1.3050 poi, zone dove acquisti di dollari usa potrebbero essere prediletti.
Migliore l'esprezzione della forza del dollaro canadese contro il debolissimo yen giapponese, manifestando chiaramente il rally rialzista in atto che ha portato alla rottura di tutte le resistenze poste a 107.50-60, dopo la lunga fase di congestione dei prezzi.
seguiremo oggi le decisioni della BOC e le dinamiche che si svilupperanno sul mercato.
buon trading
Salvatore Bilotta