LA RBNZ PORTA I TASSI AL 4.25%
Anche la banca centrale Neo Zelandese questa volta si vede costretta ad un un rislzo tassi jumbo da 75Bp, sebbene i timori di un’economia mondiale in fase di rallentamento e prosima ad una recessione globale abbiano tenuto a freno i rialzi tassi messi a segno fino ad oggi dalla RBNZ, questa volta non hanno potuto far diversamente, l’economia neo zelandese continua ad essere troppo tonica e si necessitano interventi drastici!
La RBNZ alza di 75 bp il costo del denaro portandolo di fatto ad un tasso conclusivo del +4.25% massimo degli ultimi 20 anni, ma sembra un passo dovuto, si legge chiaramente nello statement che accompagna la decisione di rialzo del costo del denaro ,che la RBNZ trova ancora una domanda aggregata molto forte, con consumi sostenuti, il che considerato un’inflazione ai massimi del 7.2% intimorisce la banca centrale.
Se si considera la prospettiva globale di recessione e la crescita dei prezzi, lascia poco spazio a dubbi la necessità di intervenire rapidamente al controllo dei prezzi, raffreddando una domanda aggregata troppo forte.
I consumatori sono fiduciosi per il futuro anche grazie ad un mercato del lavoro molto tonico, che vede aoncra una disoccupazione ai minimi del 3.3% , e con un tasso di partecipazione tra i più alti degli ultimi 20 anni, pertanto la forte richiesta di mano d’opera a fronte di una scarsa offerta, sembra dare tonicità al mercato del lavoro e questo non aiuta il controllo dell’inflazione, ma viene sostenuta da salari necessariamente più alti per accaparrarsi la poca mano d’opera disponibile.
A pesare sulle prospettive dell’economia neo zelandese, sono i rallentamenti globali, che lasciano presumere in scarsa richiesta di energia e materie prime, penalizzando di fato le esportazioni neo zelandesi e quindi il PIL nazionale
Sembra quindi non potersi fermare l’azione della banca centrale,, che se dovesse riscontrare ulteriori corse a rialzo dei prezzi in un mercato del lavoro ancora cosi forte, non potrà far altro che alzare ancora i tassi di interesse, aprendo la strada ad un dollaro neozelandese più che tonico.
Questa decisione di rialzo tasso non può che confermare la forza della divisa neozelandese, che porta a segno uno dei suoi mesi migliori con un +2.75% medio contro le altre majors e un notevole +6.33% contro il dollaro americano, mostrando tutto il vantaggio di uno swap ora favorevole a posizionamenti long di lungo periodo.
Il costo del 4.25% per il dollaro neozelandese, premia di fatto posizioni long contro tutte le altre majors con uno swp positivo , via via più goloso fino a nzdjpy che vede pagare lo swap migliore del panorama forex al momento.
Il quadro tecnico punta pertanto a posizioni rialziste, che possono vedere approdi fino al poc a 0.6246 prima per poi tentare allunghi rialzisti di nzdusd a 0.6425-0.6525 prima area da ribilanciare per poi puntare ai massimi di 0.67.
La strada è lunga ed il dollaro americano venderà cara la pelle, pertanto sempre massima prudenza in un mercato che si prepara ad un 2023 non privo di volatilità!
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA