WTI
Il petrolio accelera in ribasso di oltre il -5% sui timori di una frenata della domanda globale.
A frenare il prezzo del greggio è anche il dollaro forte, cui è inversamente correlato, oltre che i nuovi lockdown in Cina per COVID-19. In più, "In Occidente, la combinazione di prezzi energetici elevati e tassi di interesse in aumento sta alimentando le preoccupazioni per una recessione che avrebbe un grave impatto sulla domanda di petrolio", ha affermato Commerzbank in una nota.
Sul fronte dell'offerta, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden sosterrà la proposta di una maggiore produzione di petrolio dall'OPEC quando incontrerà i leader del Golfo in Arabia Saudita questa settimana, tuttavia sembrerebbe che la capacità inutilizzata all'interno dell'OPEC si stia esaurendo, con la maggior parte dei produttori che pompano alla massima capacità.
Il WTI cede il 5.5% a 98 dollari. Le quotazioni sono scese di nuovo sotto la media semestrale e l’RSI è negativo fino al timeframe settimanale, con valori di ipervenduto intraday.
Graficamente, dopo il pull-back dell’area d’ingresso short mensile del target Geometry, il WTI ha ripreso la discesa portandosi a ridosso del livello 3. In mancanza di un rapido recupero, la strada è aperta per un ulteriore affondo verso il livello 4 a 94.44.
In direzione opposta, solo l’invalidazione dell’area short mensile sopra 104.16 suggerirebbe una ripresa del trend principale.
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