Ucraina, due milioni le persone intrappolate tra un fronte e l'altro
La città martire sul Mare d'Azov, simbolo che la storia assocerà alla vergogna dell'invasione ucraina ordinata da Putin, conta 400 mila abitanti. Alcune centinaia di fantasmi lasciati passare sono una goccia nell'oltretomba di condannati costretti ancora a resistere. "La trappola però si è aperta - dice Oleksandr Ilchenko, chirurgo nell'ospedale pediatrico bombardato : se il corridoio regge, questo cimitero dei vivi si svuoterà. Resta l'incubo di una fine che può sorprenderci in ogni momento". Dal primo giorno d'assedio i morti sono saliti a 2.560: vecchi e bambini, i primi fiaccati da gelo, sete e fame. Tra le vittime anche la mamma incinta fuggita tra le macerie del reparto maternità squarciato da una bomba russa.Nelle vie i falò della gente bruciavano a terra - dice Serghey Gornov, autista di uno dei mezzi arrivati fino alla città -Ci sono corpi irrigiditi per le strade. Interi quartieri sono rasi al suolo. Padri sono stati spinti a cuocere i cani per sfamare i figli