TENTATIVO DI RECUPERO DEI MERCATI
Anche se a fatica e tra una notizia e l’altra capaci di influenzarne le price action, nelle ultime ore, i mercati cercano di recuperare parte del terreno perduto. Osservando l’andamento dei listini statunitensi, dopo la seduta di ieri, si è evidenziata una configurazione rialzista che, se confermata nella seduta odierna, potrebbe avere speranze di rialzo anche significativo. Da un punto di vista tecnico, il Dow Jones, che ha chiuso in rialzo dell’1.2%, evidenzia un pattern a martello (hammer) rialzista, con obiettivi possibili anche in area 32.900. Stessa cosa per gli altri due indici americani più importanti, che qualcosa, hanno recuperato. Niente di che da un punto di vista percentuale, ma un primo segnale che sembrerebbe far intravedere un poco di luce dopo giorni e giorni di tensione. I mercati asiatici, nella notte, sono saliti, in ragione delle aspettative che le turbolenze nel settore bancario possano ridimensionarsi. Ma c’è un certo ritorno del risk on anche perché il mercato si aspetta una Fed più cauta e meno aggressiva sui tassi, mercoledì prossimo.
VALUTE
Sul mercato dei cambi invece, si è vissuta una giornata realmente poco significativa, con un’iniziale pressione rialzista delle valute rifugio in apertura di giornata, a cui ha fatto seguito, in ragione della correzione del mercato azionario e il ritorno dei compratori, una correzione al ribasso dello Jpy in particolare. Sull’Euro poco da segnalare se non che ha tenuto ed ha recuperato quota 1.0700 con massimi in area 1.0730. Anche il Cable ha reagito, fino a sfiorare quota 1.2300. Sorprende comunque il fatto che con le borse in leggero recupero il dollaro nella notte abbia avuto una correzione rialzista mentre con l’equity in ribasso, il biglietto verde, invece di salire è sceso, a dimostrazione che le correlazioni restano ballerine e poco stabili. Lo dimostra anche l’andamento del dollaro neozelandese, sceso nella notte in area 0.6200 dai massimi visti ieri a 0.6280. Sempre nella notte segnaliamo le dichiarazioni dei funzionari della Rba, i quali hanno affermato che prenderanno in considerazione una paura nel rialzo dei tassi.
ATTESA PER LA FED
Sembra quindi generalizzata la sensazione che, volente o nolente, le questioni relative al fallimento della SVB e ai rischi corsi dal Credit Suisse, stiano influenzando le decisioni delle autorità monetarie che stanno prendendo in considerazione di rallentare e forse fermare, l’attuale ritmo di rialzo del costo del denaro. E, in tale contesto, diventa spasmodica l’attesa per la Fed, domani sera, e mai come in questa occasione l’incertezza sull’entità del rialzo è stata così forte. Le opzioni possibili, sembrerà un paradosso, ma sono tre, ovvero dal nulla di fatto al rialzo dello 0.50% (per la verità assai poco probabile), passando per lo 0.25% che forse è l’ipotesi con maggiore probabilità di realizzazione.
I DATI DI OGGI
Ma già oggi, il menu dei dati in uscita, riserva qualche possibile sorpresa che potrebbe spostare le price action dei principali asset. Ci riferiamo allo Zew tedesco stamani alle 11.00 e i dati sull’inflazione in Canada, che potrebbero in qualche modo muovere i cambi relativi di Eur e Cad. Anche se l’attesa dei mercati è tutto per la Fed, Boe e Snb in programma nei prossimi giorni. Buona giornata e buon trading.
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